Lombardia: Conte dà il via libera all’alleanza tra M5S e Pd. Ma +Europa si sfila: «Così si perde»

21 Dic 2022 20:20 - di Redazione
Conte

Fumata bianca in Lombardia per l’accordo a sinistra in vista delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio prossimi. Il M5S ha infatti deciso di sostenere la candidatura di Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Pd. A dare disco verde all’esponente dem è stato direttamente Giuseppe Conte. Del resto, il suo assenso era l’unico tassello mancante. «Con Majorino abbiamo condiviso l’esigenza di segnare questo percorso attraverso i principi legati all’etica politica e alla trasparenza», è stato il commento del coordinatore lombardo del Movimento, Dario Violi.

Conte: «Sosterremo Majorino»

Una sorta di excusatio non petita, la sua, che si spiega con i boatos sul Qatargate che arrivano da Bruxelles. Con lo scandalo Majorino non c’entra niente, ma è un dem e per di più opera al Parlamento europeo. E tanto basta a creare imbarazzi ai seguaci di Conte. Al punto da costringerli a specificare che «Majorino ha dato dimostrazione nei fatti, con i suoi voti e i suoi emendamenti, di essere totalmente estraneo». Il resto è la solita retorica grillina a base di rassicurazioni su «trasparenza», «legalità», «lotta alla corruzione», «conflitti di interesse» e via elencando. Naturalmente, il garante di tutto questo è Majorino.

Della Vedova: «Dal Pd errore politico»

Che non ha perso tempo e ha immediatamente rispolverato una vecchia condanna inflitta dalla Corte dei Conti a Letizia Moratti relativa ad atti compiuti quando era sindaco di Milano. «Dovrebbe uscire dal silenzio – avverte il candidato dem -. Si tratta di un danno vero perpetrato ai danni della cosa pubblica, accertato peraltro in via definitiva nel 2017, rispetto a cui non può continuare a fare finta di niente». La fumata bianca annunciata da Conte non trova però d’accordo +Europa. «La scelta del Pd e del candidato Majorino di cambiare la coalizione che lo aveva inizialmente scelto e di stringere un’alleanza con il M5S – fa sapere il segretario Benedetto Della Vedovaè un errore politico. Con i populisti in Lombardia non si vince e non si governa».

 

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