L’Ue approva il tetto al prezzo del gas. Pichetto: una vittoria dei cittadini italiani ed europei
Il Consiglio Energia ha approvato poco fa a Bruxelles l’istituzione di un meccanismo di correzione di mercato, che prevede un tetto per il prezzo del gas naturale a 180 euro al megawattora, teso a limitare i picchi ed evitare impennate come quelle dello scorso agosto.
Il price cap è passato a maggioranza qualificata: la Germania ha votato a favore, mentre Olanda e Austria si sono astenute. Contro soltanto l’Ungheria.
“Il Consiglio Energia ha approvato il tetto al prezzo del gas” dichiara via social il ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. “E’ la vittoria dei cittadini italiani ed europei che chiedono sicurezza energetica. E’ la vittoria dell’Italia che ha creduto e lavorato per raggiungere questo accordo”.
Il prezzo di 180 euro al megawattora, approvato oggi a Bruxelles, è “sicuramente più basso rispetto a quello con cui si era cominciata la discussione”. Tuttavia “rimane un prezzo alto rispetto ai prezzi industriali”, ha commentato il presidente di Arera (autorità per l’energia elettrica e il gas), Stefano Besseghini.
Besseghini afferma che si tratta di “un prezzo che deve inevitabilmente confrontarsi con i mercati internazionali e con il Gnl; ci sono -osserva- tutta una serie di parametri“. E “trovare un equilibrio non era facile”. Ora, dice, “vediamo quale sarà l’evoluzione, come reagirà il mercato e gli effetti che si determineranno nel medio periodo. Certamente -conclude- in qualche maniera gli scambi verranno mitigati”.
Con le temperature rigide di queste settimane – ha continuato – “sicuramente i prezzi, soprattutto nel gas, ne risentiranno”. “Adesso -spiega Besseghini- entriamo nella parte vera dell’inverno in cui le temperature sono più rigide e la domanda è più alta”. Certamente, avverte, “gli stoccaggi con l’ottobre-novembre che abbiamo avuto e con l’attività in controflusso che si è fatta non sono messi malissimo però un incremento dei prezzi ci sarà”.