L’ultimo romanzo di Ballario: una nuova avventura del maggiore Morosini in Africa orientale

20 Dic 2022 12:17 - di Vincenzo Fratta
Ballario

Se c’è un capitolo della nostra storia poco conosciuto e al tempo stesso denigrato questo è il breve periodo coloniale italiano.

I romanzi polizieschi di Giorgio Ballario

Appare dunque come una vera sfida la scelta del giornalista e scrittore Giorgio Ballario di ambientare nell’Africa Orientale Italiana (Aoi) una serie di romanzi polizieschi, la cui sesta indagine Il prezzo dell’onore arriva ora in libreria.

L’impero italiano che comprendeva Eritrea, Somalia ed Etiopia (o Abissinia come si preferiva chiamarla all’epoca) durò appena sei anni. Proclamato dopo la conquista di Addis Abeba nel 1936, fu travolto nel 1941 dalla disfatta italiana nella Seconda guerra mondiale.

L’Italia si era impegnata nella conquista dell’Etiopia, ultimo territorio africano non ancora caduto sotto una dominazione coloniale, per consolidare il suo nuovo ruolo di potenza nello scacchiere europeo. E per fornire alla popolazione uno spazio alternativo all’emigrazione, in cui trovare occupazione e benessere.

L’impegno italiano in Etiopia

L’Italia di Mussolini non voleva essere da meno rispetto a quanto avevano fatto in scala molto maggiore Inghilterra e Francia e la gran parte delle altre nazioni europee. E voleva farlo alla sua maniera come riconosce l’autorevole Enciclopedia britannica, citata dallo storico Arrigo Petacco in uno dei pochi saggi equilibrati sul colonialismo italiano: «Forse nessuna potenza europea spese mai in uomini e in denaro, tante risorse in un possedimento coloniale come l’Italia durante il suo breve possesso dell’Abissinia. Il solo programma stradale fu preventivato per assorbire cento milioni di sterline.

“Fu creato un sistema amministrativo interamente nuovo. L’Aoi (…) in tutto circa 600mila miglia quadrate, venne divisa in cinque province, ognuna sotto un governatore responsabile verso il viceré. Addis Abeba e altre città importanti furono dotate di scuole elementari e tecniche, separatamente per cristiani e musulmani. Inoltre vennero istituite scuole agrarie di vario genere e si sviluppò una capillare organizzazione sanitaria.

“Furono fondate imprese colonizzatrici, organizzazioni industriali di vario genere, si costruirono officine, mulini, stazioni generatrici di energia elettrica. Fu iniziato e sviluppato un programma di costruzioni edilizie nella capitale e altrove si intrapresero lavori di ricerca mineraria e di altro genere».

Il prezzo dell’onore, nuova avventura per il maggiore Morosini

Nei sei romanzi ambientati nell’Aoi Giorgio Ballario ricostruisce con particolare cura i luoghi dove il protagonista, il maggiore Aldo Morosini, svolge le sue indagini di polizia. Descrive le città di Massaua, Asmara e Addis Abeba, le caratteristiche naturali dei luoghi e i manufatti di rilievo presenti, come i monasteri della chiesa Copta o i reperti archeologici.

Il tutto con grande accuratezza che, oltre all’ideazione dell’intreccio delle storie, presuppone per ogni romanzo un grande lavoro di ricerca. Nell’ultimo romazno della serie Il prezzo dell’Onore, le cui vicende vanno dal luglio al settembre 1937, il maggiore Morosini si è trasferito ad Asmara e ha abbandonato la divisa da Regio Carabiniere per indossare la nuova uniforme della Pai, la Polizia dell’Africa Orientale. Qui dovrà sventare un complotto ordito contro di lui, per impedirgli di proseguire il lavoro investigativo.

Per salvarsi Morosini potrà contare solo su due stretti collaboratori, il maresciallo Barbagallo e il parigrado ascaro, lo sciumbasci Tesfaghì, e alcuni amici italiani. Come negli altri romanzi Giorgio Ballario farà imbattere il protagonista in alcuni personaggi storici che si trovavano in quel momento in Abissinia, aggiungendo un’attrattiva in più al racconto.

Al temine delle vicende raccontate ne Il prezzo dell’onore mancheranno ancora tre anni allo scoppio del secondo conflitto mondiale. Prima che lo scenario cambi radicalmente c’è dunque ancora spazio per un’ulteriore avventura del maggiore Aldo Morosini.

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