Manovra, Giorgetti alla Festa di FdI: “Promossa dalla Ue. Su pos, contante e pensioni solo dettagli”
La sala è gremita: le aspettative sulla manovra e un primo consuntivo su queste prime settimane di governo sono tutte riposte nelle domande che Franco Bechis – direttore del quotidiano Verità&Affari – rivolgerà al numero uno del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ospite della festa per i 10 anni di FdI. E il ministro non delude le aspettative, rispondendo nel merito, chiarendo i dubbi e, soprattutto, confidando in un’ottimistica previsione su quello che verrà, regalando al pubblico persino qualche sorriso di tanto in tanto…
Il ministro Giorgetti alla Festa di FdI
E allora: orientamenti, pos e contante, pensioni, bollette, energia, e soprattutto, l’elemento nuovo, quello di cui, lamenta Giorgetti, «si è parlato pochissimo – ma questo non mi sorprende – è che il nostro governo è riuscito a fare in pochissimo tempo una legge di bilancio che senza scassare la finanza pubblica. E nel farlo, ha puntato su un intervento significativo, specie verso le famiglie povere o con redditi medio-bassi, e le imprese. Ossia verso le categorie che hanno più bisogno di sostegno, alle quali abbiamo portato risorse dal sistema previdenziale. Risorse messe sulle famiglie e sui figli, senza i quali, per esempio, non esisterebbe nessuna riforma delle pensioni possibile. Ecco perché – aggiunge sul punto il ministro Giorgetti alla Festa dei 10 anni di FdI – siamo convinti che la vera riforma delle pensioni è incentivare la famiglia e la natalità. Senza natalità che sostenga il sistema sul lungo termine, è tutto finito».
I punti cardine della manovra promossa dalla Commissione Ue
E che la manovra abbia centrato i punti e concentrato attenzione politica e interventi pragmatici sui nodi nevralgici della situazione economica – quelli che interessano alla cittadinanza – non lo dice solo il titolare del dicastero economico. Ma, come ricorda il ministro stesso dal palco di Piazza del popolo – «su 20 Paesi esaminati dalla Commissione Ue, 10 sono quelli che sono stati giudicati in linea, quindi promossi. Dieci Paesi tra cui l’Italia. Questi sono i fatti poi. Poi, che ci sia sempre chi tifa contro, non è una novità. Come quando si sono espresse riserve rispetto agli interventi sul pos, sul contante. Quando si parla di una formula abbastanza complicata sulle pensioni… Ma questi sono dettagli».
Bollette, in arrivo un nuovo meccanismo per il calcolo delle utenze
Una delucidazione con sottolineatura – con chiaro commento implicito – quella del ministro, che nel corso dell’iniziativa per i 10 anni di Fratelli d’Italia ha parlato anche di bollette, energia, e tetto al prezzo del gas. Altre due tematiche nell’agenda di governo fondamentali per la ripresa e il rilancio della Nazione. Dunque, sulle fatidiche utenze dai prezzi rincarati, Giorgetti ha annunciato che «l’esecutivo sta studiando un meccanismo in cui il calcolo della bolletta dovrebbe in qualche modo incentivare il risparmio. Un meccanismo che potrebbe esordire già la prossima primavera. Cioè vogliamo dare una fascia protetta di consumo del 70-80% degli anni precedenti tutelato allo stesso prezzo – spiega –. Poi se qualcuno consuma di più, paga comunque un prezzo più elevato»…
Giorgetti sul nodo nevralgico del prezzo del gas
E ancora: strettamente connesso al tema delle bollette, c’è il problema del prezzo del gas. Una tematica spinosa, sulla quale il ministro ha precisato che «la soluzione parte da una presa di coscienza. Da una consapevolezza che dovrebbe esserci in Europa perché un meccanismo di mercato classico, in un momento eccezionale come questo, non funziona. Nel momento in cui c’è una guerra infatti, non puoi pensare che il mercato della domanda e dell’offerta facciano un prezzo fair (“giusto” ndr). No, quello è un prezzo drogato da situazioni eccezionali e dalla speculazione. E quindi i diversi Paesi Ue, invece che farsi concorrenza tra loro aumentando il prezzo, dovrebbero concertare, come fanno i Paesi produttori con l’Opec, una politica comune per ridurre il prezzo».
Da Giorgetti una precisazione sui rischi che corre il mercato dell’energia
Non solo. Sul punto il ministro ha concluso precisando che, al fine di introdurre il nuovo meccanismo, «il governo proporrà una norma che consentirà di avere tutte le informazioni che in questo momento sono diffuse in vari organismi e autorità» su come si forma il prezzo dell’energia e come evolve giorno per giorno. Una logica politica, prima ancora che economica, quella che Giorgetti enuclea con grande chiarezza, anche asserendo: «Se non c’è questa consapevolezza. E se permangono diversi punti di vista, in cui qualcuno pensa di fare da solo, allora si mette a rischio non solo il mercato dell’energia. Ma anche la trave fondante dell’Ue: il mercato unico». Inoltre, sempre a proposito di accordo in Europa sui grandi temi economici, il ministro Giorgetti alla kermesse di FdI ha affrontato anche il nodo dei tassi d’interesse.
Tassi d’interesse, Giorgetti: «Aumento preoccupa, ma vigileremo e valuteremo le conseguenze sull’economia reale»
Una decisione arrivata con una dichiarazione molto aggressiva di Christine Lagarde ha spaventato i mercati. E in merito alla quale Giorgetti ha specificato: «Il bilancio è costruito sulla previsione di un aumento dei tassi che fanno lievitare la spesa per interessi. Questo ovviamente è preoccupante, perché aumenta il debito, ma solo per le condizioni di contesto. Abbiamo beneficiato a lungo di una condizione favorevole sui tassi, ora lo scenario cambia. Ma questo ci deve consigliare di stare più attenti sulla finanza pubblica. Di valutare le conseguenze sull’economia reale».