Manovra, il Pd esulta per la cancellazione dello scudo penale. Ma Foti spiega: «Mai proposto»
Prima la drammatizzazione, con la riunione d’urgenza del gruppo Pd alla Camera; quindi il fuoco di fila delle dichiarazioni seriali e, infine, il grido della vittoria: «Hanno tolto lo scudo per gli evasori». Bene, bravi, bis. Peccato che non sia vero niente. «Lo scudo non c’è mai stato, non so come si possa parlare di vittoria», chiarisce il capogruppo FdI a Montecitorio Tommaso Foti. È lui a spiegare l’inghippo: «Si tratta della proposta di un singolo mai condivisa con la maggioranza». Della serie: bastava avvertire, avremmo risparmiato tanto baccano. Prima di Foti era stato il forzista Roberto Pella, uno dei tre relatori in commissione Bilancio a rassicurare tutti che nella manovra 2023 «non ci sarà alcuna norma sullo scudo per i reati fiscali».
Sceneggiata dell’opposizione sullo scudo che non c’è
Pella ha anche spiegato che gli emendamenti dei relatori ammontano a una «trentina» e come nessuno di questi contenesse la norma tanto contestata. Ma tant’è: il Pd aveva bisogno di un tonificante. E niente meglio di un immaginario scudo penale a protezione degli evasori fiscali avrebbe potuto ringalluzzire i demoralizzati spiriti dem. Dopotutto era stato lo stesso Letta a contribuire al polverone via tweet. «Il governo – aveva scritto – dia uno stop alla manovra-caos e ritiri subito la inaccettabile proposta di condono penale dell’ultimo minuto. Si fermino. Altrimenti porteranno l’Italia all’esercizio provvisorio. E sarà solo colpa loro».
I dem hanno bisogno di intestarsi un risultato
Per non essere da meno, i grillini avevano parlato di «situazione gravissima» mentre Giuseppe Conte si faceva sentire con un impegnativo «vigileremo affinché non torni di nuovo l’intenzione di ripresentarla». Una dichiarazione, la sua, tra il surreale e il ridicolo, visto che la norma sullo scudo penale nessuno l’ha vista. È stata solo una voce circolata con insistenza. Ma tanto è bastato all’opposizione per inaugurare la solita caccia alle streghe al solo scopo di avvelenare il clima. Chissà, forse in Parlamento c’è davvero qualcuno che punta al “tanto peggio, tanto meglio”.