Manovra, l’ironia di Fazzolari: “Sinistra finalmente unita sul Pos per pagare l’aperitivo…”

6 Dic 2022 14:07 - di Redazione
Fazzolari

«Alla fine sono felice che sul tema della moneta elettronica si è ritrovata una totale coesione della sinistra – Pd, Sinistra italiana, M5s, commentatori – tutti finalmente uniti nella difesa della moneta bancaria, unità che non si vedeva da un sacco di tempo e soprattutto incentrata sulla possibilità di difesa di pagare col Pos il taxi e l’aperitivo, diventata la principale battaglia della sinistra nella legge di Bilancio». Così il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari intercettato vicino a Palazzo Chigi a proposito delle polemiche sulla misura contenuta in manovra che elimina le sanzioni a chi non accetta le carte per i pagamenti fino a 60 euro.

Fazzolari: «Ora la sinistra dice “hasta la Visa siempre”»

«Non la difesa dei lavoratori o delle categorie più fragili, della questione sociale – prosegue – ma la moneta elettronica delle banche. Sintetizzando il tutto hasta la Visa siempre“». La misura sul Pos – ha poi aggiunto Fazzolari allontanandosi da Palazzo Chigi potrà essere modificata «scendendo a 50, 40 euro» anziché 60 come previsto dalla manovra. «Su questo – ha detto – non faremo barricate. Il dibattito parlamentare è sempre utile, daremo ascolto, ma sul tetto del contante portato a 5mila euro non faremo passi indietro».

«Nessuna polemica con Bankitalia»

Il sottosegretario è poi tornato sulle polemiche con la Banca d’Italia, nate sulle sue parole «partecipata da banche private». E spiega: «Avevo detto qualcosa di molto semplice, non c’era motivo di polemica, semplicemente che ognuno è figlio del suo percorso, il che non vuol dire che si faccia qualcosa di sbagliato. Bankitalia – ha proseguito Fazzolari – ha una visione, che è quella di incentivare la moneta elettronica, è una visione legittima ma è figlio di un percorso, di una visione che è di Bankitalia. Non è la stessa visione, ad esempio, che ha la Bce. Ma lungi da me qualsiasi polemica». Palazzo Koch, ha concluso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha mosso «osservazioni legittime, ma figlie di una visione di Bankitalia».

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