Manovra, tutte le novità: dall’aumento delle pensioni minime al taglio del costo del lavoro
Dall’estensione del taglio del cuneo fiscale alle decontribuzioni per chi stabilizza i percettori di Reddito di cittadinanza, ma anche le pensioni minime a 600 euro per gli over 75 e l’assegno unico maggiorato per le famiglie numerose. Sono alcune delle novità del pacchetto di emendamenti alla manovra depositato dal governo in commissione Bilancio e illustrato ieri dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Il taglio del costo del lavoro e contributi a zero per chi assume percettori di reddito di cittadinanza
Nel fascicolo il governo alza fino a 25mila euro, da 20mila euro, l’importo della retribuzione per il riconoscimento dell’ulteriore punto percentuale sull’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal primo gennaio al 31 dicembre 2023. Innalzamento da 6mila a 8mila euro, poi, della soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato, tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2023, beneficiari del reddito di cittadinanza.
Le pensioni più alte per i più deboli e gli interventi per le famiglie
Nel pacchetto di emendamenti del governo c’è la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024 (modifica delle misure percentuali), al fine di tutelare i soggetti più bisognosi. Si prevede inoltre l’innalzamento a 600 euro delle pensioni per gli ultra 75enni, limitatamente all’anno 2023. Per le famiglie si prevede l’aumento all’80% dell’indennità del congedo parentale riconosciuta ai genitori, in via alternativa, per il periodo di un mese, e un assegno unico più alto per le famiglie numerose, ovvero quelle con quattro o più figli.
Le misure contro il caro bolletta
Previsti poi la proroga, al primo trimestre dell’anno 2023 dell’applicazione dell’aliquota Iva ridotta al 5% alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia; l’estensione al settore del teleriscaldamento della riduzione dell’aliquota Iva al 5%, per il primo trimestre dell’anno 2023; la sospensione fino al 31 gennaio 2023 dei procedimenti di interruzione della fornitura per i clienti finali direttamente allacciati alla rete di trasporto del gas naturale. Tra le modifiche anche la riduzione al 10% dell’aliquota Iva applicata ai pellet, per l’anno 2023; il riconoscimento di un contributo straordinario per le Ipab in ragione dell’incremento dei costi dell’energia (Oneri: 5 milioni di euro per il 2023).
Superbonus edilizio e detrazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Fra le ultime misure si segnalano anche, in materia di superbonus edilizio l’estensione al 31 dicembre dei termini per la presentazione della cilas per i condomini e la proroga delle detrazioni fiscali per le spese per interventi diretti alla eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici unifamiliari e nei condomini, la possibilità di rinegoziare i contratti di mutuo ipotecario, interventi per la promozione e il sostegno delle comunità dei territori delle fondazioni di origine bancaria in difficoltà attraverso la fusione degli enti.