Meloni: “Bene l’ok della Commissione Ue sugli aiuti alle aziende del Sud per il 2023”. Vittoria di FdI
Una vittoria di FdI, un impegno mantenuto. “Accogliamo con soddisfazione la decisione della Commissione europea di autorizzare il prolungamento di Decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2023″. Il premier Giorgia Meloni esprime i suoi ringraziamenti a chi si è occupato dell’importante misura che rappresenta un’agevolazione finalizzata a salvaguardare l’occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese. Consiste in uno sconto sui contributi previdenziali complessivi dovuti dal datore di lavoro per i propri dipendenti.
Decontribuzione Sud per tutto il 2023: Meloni: “Lo renderemo strutturale”
“Ringrazio i ministri Fitto e Calderone per il lavoro che hanno portato avanti- – afferma il premier in una nota- . E’ un impegno che ci eravamo assunti in campagna elettorale e che abbiamo mantenuto. Il Governo continuerà a lavorare, di concerto con le Istituzioni europee, per rendere questa misura strutturale”. Così il premier Giorgia Meloni, commentando il disco verde dell’Europa.
Fitto: FdI si era battuto per la proroga
Sull’estensione della misura a tutto il prossimo anno ad esultare è Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. “Esprimo grande soddisfazione per la decisione della Commissione europea di autorizzare, nel contesto del Regime degli aiuti di Stato, l’estensione della misura “Decontribuzione Sud”. E’ molto positivo e rilevante il prolungamento fino al 31 dicembre 2023 della misura. Che darà “un tempo maggiore ad imprese e lavoratori rispetto a quelle che erano state le ultime proroghe”. E’ una vittoria per gli impegni presi in campagna elettorale da FdI “che sia stato autorizzato un incremento delle risorse previste per questa importante strumento. La misura prevede infatti la decontribuzione per i lavoratori delle aziende situate nelle otto Regioni meno sviluppate e in transizione. Con il fine di incentivare l’assunzione di giovani under 36, e di donne disoccupate, prosegue Fitto spiegando i termini di Decontribuzione Sud.
Grande lavoro congiunto di Fitto e Marina Calderone
“Si tratta di una misura già esistente – spiega Fitto – ma il cui prolungamento a tutto il 2023 è stato fortemente voluto dal Presidente Meloni. E su quale si è profonamente impegnata oltre a Fitto anche ministro del Lavoro Calderone; in quanto fondamentale per la crescita e l’occupazione nel Mezzogiorno. Dunque una misura che “costituisce un forte sostegno alle imprese del Sud in un momento difficile della congiuntura economica. Un provvedimento richiesto dai lavoratori e dalle organizzazioni datoriali. E sul quale lavoreremo sin da subito per renderla strutturale attraverso un confronto costruttivo con la Commissione europea”.
Cos’è Decontribuzione Sud e a chi spetta
L’agevolazione prevede un esonero contributivo del 30 per cento (ad esclusione dei contributi INAIL) in favore dei datori di lavoro privati con sede operativa in una delle Regioni del Sud, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Spetta per tutti i rapporti di lavoro dipendente ad esclusione del settore agricolo e dei contratti di lavoro domestico.
L’INPS ha fornito le istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi all’esonero contributivo nella circolare n. 90 dello scorso luglio.
Per poter fruire dell’esonero contributivo, i datori di lavoro devono rispettare:
- la regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, secondo la normativa DURC;
- le norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
- gli accordi e i contratti collettivi.
La Decontribuzione Sud è compatibile con altre forme di sgravio nei limiti della contributi dovuti e purché non ci siano divieti di cumulo previsti da altre disposizioni.