Milano, per Capodanno no alla festa in piazza Duomo. L’anno scorso gli stupri di gruppo: 11 denunce

1 Dic 2022 18:23 - di Redazione
Milano Capodanno

“Quest’anno non credo faremo niente… non prevediamo un evento di Capodanno” in piazza del Duomo. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di un convengo della Uil. “I conti del Comune sono in grande difficoltà e taglieremo ciò che indispensabile non è” ha spiegato. Chiarendo che i pochi fondi a disposizione del Comune anche in collaborazione con le imprese “sono stati messi in alberi e luminarie”.

A Milano dopo lo choc dello scorso anno niente feste in piazza

In ogni caso, alla luce delle violenze avvenute l’anno scorso la notte di Capodanno, “la piazza dovrà essere più presidiata – ha sottolineato il sindaco -. Ne abbiamo parlato con il prefetto e il questore”. Il sagrato probabilmente non sarà transennato.

Dunque niente festa di piazza a Milano dopo lo choc dello scorso anno quando un gruppo di giovani immigrati di seconda generazione (30-40 persone) si rese responsabile di stupri di gruppo ai danni di ragazze che si trovavano in piazza Duomo per dare il benvenuto all’anno nuovo. Le giovani furono aggredite, palpeggiate, denudate, strattonate e derubate. Tutti nordafricani i giovani arrestati per quelle violenze.

Come si svolsero le violenze di gruppo

Questi i fatti secondo le ricostruzioni riportate nei verbali delle denunce presentate, che furono undici. Siamo in Piazza Duomo all’1 passata del primo giorno dell’anno 2022. La polizia trova sul posto “personale medico del 118 che stava prestando le prime cure ad una donna, R. B., che era stata accerchiata, spogliata e palpeggiata nelle parti intime da un gruppo di 30/40 cittadini di origine nordafricana. Visibilmente scossa, R.B. era in compagnia di un’amica, S.V., e di C.C. una passante che aveva assistito alla violenza sessuale di gruppo commessa nei confronti di R.B. E che era riuscita a registrare con il proprio cellulare gli attimi finali della violenza di gruppo, alle ore 00:47 circa del 1 gennaio 2022”.

Le hanno abbassato i pantaloni e a turno l’hanno palpeggiata nelle parti intime

La testimone aveva notato il branco scatenarsi contro la vittima, urlando “la ragazza! La ragazza!”: c’era chi la strattonava e chi le strappava i vestiti. “C.C. precisava di non essere riuscita ad avvicinarsi alla ragazza sino a quando la folla, notando le forze dell’ordine avvicinarsi, si disperdeva, lasciando la ragazza a terra, denudata nella parte inferiore del corpo e con i pantaloni abbassati sino ai piedi. Anche S.V., amica di R.B., confermava che quella sera in Piazza del Duomo, ove unitamente all’amica R.B. si era recata per trascorrere il capodanno, erano state improvvisamente assalite da un gruppo di 30-40 uomini di origine nordafricana, che avevano denudato R.B. nella parte superiore del corpo, abbassato i pantaloni e palpeggiata nelle parti intime a turno, per poi allontanarsi al sopraggiungere del personale di polizia”. La vittima cercava di liberarsi difendendosi con la borsa e colpendo i suoi aggressori ma alla fine veniva sopraffatta e spogliata.

La vittima trasportata alla clinica Mangiagalli

R.B., trasportata presso la cinica Mangiagalli di Milano, presentava “evidenti escoriazioni su entrambe le mammelle, e sui genitali, anche sanguinanti, nonché tumefazioni su diverse parti del corpo”. Lei e la sua amica erano state avvicinate dal gruppo mentre “si allontanavano dalla compagnia di amici per cercare un locale aperto dove poter andare in bagno. Durante il percorso le due giovani ragazze avevano incontrato un gruppo di ragazzi di Torino, e poiché uno di loro aveva iniziato a chiedere insistentemente alle due amiche i loro numeri di telefono, R.B. aveva deciso di fornirgli il proprio account Instagram, nel tentativo di farlo allontanare e di raggiungere nuovamente la compagnia di amici. Tuttavia, mentre R.B. e S.V. cercavano di allontanarsi dal gruppo di ragazzi di Torino, alcuni di questi continuavano a seguirle, strattonando la borsa di S.V. per cercare di bloccarle e di attirarle a sé, riuscendo peraltro ad avvicinarle e a palpeggiarle in varie parti del corpo, anche sulle natiche”.

Il branco si scatenava all’ingresso della Galleria

È emerso un ulteriore episodio di violenza di gruppo avvenuto quella notte. Mezz’ora dopo la mezzanotte quattro amiche stavano raggiungendo la Galleria quando “venivano travolte da un gruppo di circa 20/30 persone. Sul punto, D.L. asseriva di avere la sensazione che fosse stato proprio quel ragazzo che le aveva infastidite nella piazza ad andare a chiamare il resto del gruppo che le aveva assalite. D.L. ricordava di essere stata letteralmente travolta alle spalle da un’ondata di uomini che l’avevano palpeggiata violentemente nelle parti intime, mettendole la mani sul fondoschiena, sull’ano, sulla vagina, al punto da rompere le collant, facendola cadere a terra. Durante tali accadimenti, le amiche S.M. e S.L. avevano già superato la ressa, mentre lei e B.M. erano cadute per terra. D.L. ricordava di aver sentito B.M. urlare, mentre lei rimaneva pietrificata dalla paura e non riusciva a dire nulla. Aggiungeva poi che, durante l’aggressione, le era stata rubata la borsetta. Ad un certo punto, un uomo aveva aiutato lei e l’amica a rialzarsi e, una volta in piedi, era riuscita ad oltrepassare la folla presente nella Galleria e a raggiungere un poliziotto, al quale riferiva l’accaduto, e a chiamare l’amica B.M.”

 

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