Nel 2023 l’inflazione fa paura: otto italiani su 10 taglieranno le spese per cultura e tempo libero

30 Dic 2022 19:59 - di Redazione

L’inflazione fa paura a tante famiglie italiane e l’84% prevede di  fare rinunce sulle attività del tempo libero a cominciare dai ristoranti (64% delle risposte), ma anche su viaggi (53%), eventi culturali (43%) e attività sportiva (25%) ci saranno tagli.

Cala la propensione alla spesa delle famiglie

Secondo l’Osservatorio Findomestic di dicembre condotto dalla società di credito al consumo del gruppo Bnp, in collaborazione con Eumetra, quasi la metà delle famiglie (45%) ammette che la situazione determinata dal rincaro dei prezzi è molto (10%) o abbastanza (35%) problematica mentre per un ulteriore 47% il contesto rimane poco problematico. In questo clima le intenzioni d’acquisto a tre mesi chiudono l’anno a -2,4% confermando un trend negativo partito da ottobre (-9,7%) e proseguito a novembre (-3,4%).

Cautela negli acquisti nei primi mesi del 2023

“Dal nostro Osservatorio mensile – ha commentato Gilles Zeitoun, amministratore delegato e direttore generale di Findomestic – emerge come gli italiani siano sempre più preoccupati per l’andamento dell’inflazione che si riflette in un atteggiamento di cautela negli acquisti per i primi mesi del 2023. Crescono anche i timori per il cambiamento climatico, alimentati dal caldo anomalo registrato pure sotto Natale”.

Italiani pessimisti su cambiamenti climatici e pandemia

Secondo il 43% degli intervistati dall’Osservatorio Findomestic il 2023 sarà ‘peggiore’ dell’anno appena concluso. A pesare soprattutto l’aumento dei prezzi che continueranno a salire secondo il 67% del campione così come le bollette: per il 55% ci saranno ancora aumenti più o meno consistenti. La pandemia continuerà a impattare sulla nostra vita per il 53% del campione con comportamenti sociali sempre più chiusi e diffidenti (ne è convinto il 52%). Sull’ambiente non saranno fatti passi avanti significativi per quasi 6 italiani su 10 (57%), mentre le previsioni sono più ottimistiche sul tema della guerra: il 61% degli intervistati si aspetta un miglioramento, di questi il 36% prevede la fine del conflitto.

Ma si spenderà di più per telefonia, attrezzature sportive e pc

Nonostante il calo del 2,4% delle intenzioni d’acquisto, sono però diversi i comparti in crescita a partire dalla telefonia (+17,6%) che guida la classifica dei rialzi insieme ad attrezzature sportive (+9,5%), pc (+8,8%) e fotocamere (+8,2%). In positivo anche la propensione all’acquisto di auto usate (+7,6%) che insieme alle nuove (+2,7% in crescita per il secondo mese consecutivo nonostante il -6,7% delle elettrificate) traina al rialzo il comparto veicoli frenato, invece, da scooter e moto che, complice l’inverno, cedono l’8,7%. Tra le due ruote in negativo anche le e-bike (-1,2%) e i veicoli alternativi come i monopattini elettrici (-28,8%).

Le intenzioni d’acquisto dei prossimi tre mesi nel comparto casa si dividono tra i cali di ristrutturazioni (-12,9%), acquisto case e appartamenti (-14%), mobili (-3,5%) ed efficientamento energetico (Impianti termici e fotovoltaici a -30,3%, pompe di calore -22,5%, isolamento termico -7,5%, impianti a condensazione e biomassa -5% e infissi -4,7%) e la crescita di grandi (+7%) e piccoli (+4%) elettrodomestici e dell’elettronica di consumo con tv e Hi-Fi in aumento del 3,8%. In territorio positivo anche i tablet (+3,5%) e le propensioni d’acquisto su viaggi (+4,1%) e attrezzature per il fai da te (+6,4%).

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *