New York come Roma: invasa dai topi. Ma il sindaco cerca un direttore con “istinto da killer” per affrontarli

2 Dic 2022 18:48 - di Agnese Russo
topi new york

La situazione topi sembra essere sfuggita di mano, un po’ come a Roma. Solo che a New York il sindaco ha deciso di prenderla decisamente di petto. E così, di fronte al moltiplicarsi degli avvistamenti di ratti, ha postato un inconsueto tweet per reclutare un nuovo direttore dell’ufficio “per la riduzione dei roditori”, che dovrebbe corrispondere grosso modo a quello che dai noi va sotto il criptico nome di “ufficio gestione specie sinantrope e problematiche”. «Se ha risolutezza, determinazione e l’istinto da killer necessari a combattere l’implacabile popolazione di topi di New York, allora ti aspetta il lavoro dei tuoi sogni» ha cinguettato il primo cittadino, l’ex poliziotto Eric Adams.

Gli avvistamenti di topi a New York aumentati del 71%

Secondo i dati del dipartimento per la Pulizia urbana, in città gli avvistamenti di ratti sono aumentati del 71% dall’ottobre dello scorso anno. Una situazione rispetto alla quale il sindaco ha deciso di adottare la linea più dura che si può, cercando quel funzionario con «l’istinto da killer», anche perché «non c’è niente che odi più dei topi», ha rivelato Adams in quel suo tweet tra il serio e il faceto, accompagnato da tanto di bando per l’incarico.

Cercasi direttore con «istinto da killer» e «un umorismo originale»

Tra i requisiti richiesti, «un atteggiamento spavaldo, un umorismo originale e in generale un’aria da tosto». Oltre a questo, servono la residenza a New York, una laurea e conoscenza approfondita di Word, Excel e PowerPoint. Competenze che possono valere uno stipendio niente male: la retribuzione indicata, infatti, si attesta tra i 120mila e i 170mila dollari.

Il chiarimento dell’amministrazione: «Questo non è Ratatouille, i topi non sono nostri amici»

Ma, si avvisa, non è un lavoro per schizzinosi, il “rat czar”, come viene anche ironicamente incaricato il nuovo funzionario, che dovrà essere in grado di usare «direttamente tecniche per sterminare i roditori con autorità ed efficienza». Insomma, la città di New York, che con i suoi 8 milioni di abitanti conta circa 2 milioni di topi, è sul piede di guerra, come ha spiegato in una conferenza stampa il mese scorso il membro del consiglio comunale Shaun Abreu: «Questo non è Ratatouille, i topi non sono nostri amici».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *