Qatar, spunta il link tra Panzeri e Borrell. L’ad di Fight Impunity ha collaborato con l’Alto rappresentante Ue
Antonio Panzeri e Jospeh Borrell. Un legame c’è. Anche se è ancora presto per valutarne l’importanza. Parliamo del link tra il Seae, il Servizio europeo per l’Azione Esterna, o meglio tra il suo attuale capo, l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, e Fight Impunity, la Onlus fondata in Belgio dall’ex eurodeputato del Pd.
Qatar, spunta il legame tra Panzeri e Borrell
Passa per uno dei fondatori della società, Doriano Dragoni, domiciliato a Strasburgo. Che, come risulta all’Adnkronos, ha lavorato con Borrell, nel suo gabinetto, quando il socialista catalano era presidente del Parlamento europeo. Dragoni ha lavorato come advisor nel gabinetto di Borrell dell’epoca. Quando ha presieduto l’Aula di Strasburgo, dal 2004 al 2007. È bene precisare che Dragoni non risulta indagato, allo stato. Si tratta di un alto funzionario Ue ormai in pensione, evidentemente apprezzato e abile. Visto che ha lavorato nel gabinetto del presidente, e con ottime connessioni nel gruppo dei Socialisti.
Il Cda della Fight Impunity
Tantomeno risulta indagato nell’inchiesta sulle euro-mazzette Borrell. Panzeri però ha scelto proprio Dragoni perché lo aiutasse a gestire la Asbl, da lui fondata il 25 settembre 2019 nello studio del notaio bruxellese Jean Van Den Wouwer (a due passi dal Parlamento Europeo). Insieme all’assessore del Comune di Bollate Lucia Rocca e all’ex eurodeputato radicale Gianfranco Dell’Alba. Il primo Consiglio d’amministrazione, composto dallo stesso Panzeri, Dragoni e Rocca, ha nominato l’ex advisor di Borrell amministratore delegato e segretario di Fight Impunity. Non è chiaro se sia ancora in carica o meno.
Tutti i i poteri statutari di Doriano Dragoni
In qualità di amministratore delegato e segretario, Dragoni disponeva di ampi poteri nella Asbl. Poteva “incassare e ricevere dalla Banca nazionale del Belgio, dal Tesoro belga, da tutti i fondi pubblici e da tutte le amministrazioni, associazioni o qualsiasi persona, qualsiasi somma o titolo che possa essere dovuto all’associazione. In capitale, interessi ed accessori, a qualsiasi titolo. Prelevare tutte le somme o i titoli depositati. Di tutte le somme o valori ricevuti. Dare buona e valida quietanza e scarico a nome dell’associazione. Pagare in capitale, interessi e spese accessorie, tutte le somme dovute all’associazione può essere dovuta. Avere tutti i conti bancari aperti a nome dell’associazione” e via elencando. Compreso – si legge nello statuto – “redigere tutti gli inventari di tutti i beni e valori che possono appartenere all’associazione. Nominare, licenziare tutti gli agenti e dipendenti dell’associazione, fissarne stipendi, sconti, salari, gratifiche, nonché tutte le altre condizioni della loro ammissione e partenza”.
La Sci des Platanes con la moglie
Va precisato che spesso gli statuti di associazioni e società sono redatti secondo modelli standard. Dragoni, che non risulta indagato, ha anche fondato il 27 maggio 2021 insieme alla moglie una Sci, société civile, a Strasburgo, la Sci des Platanes. Dai documenti disponibili non sembra esserci nulla di strano o di esorbitante per un alto funzionario Ue in pension. Il capitale sociale, apportato in natura, è costituito da due appartamenti, uno a Parigi e l’altro a Strasburgo. Per un valore complessivo di 1,41 mln di euro. Contattato, Dragoni non ha risposto alle chiamate e ai messaggi dell’Adnkronos, che ha letto. Un portavoce di Borrell ha preferito non commentare.