Qatargate, Eva Kaili si dichiara vittima: “Il mio cuore sanguina, sono stata tradita, non sapevo dei soldi”
“In caso sia rilasciata resterà in Belgio e combatterà fino a quando non sarà riconosciuta la sua innocenza”. A dichiararlo è l’avvocato Michalis Dimitrakopoulos, legale dell’eurodeputata del Pasok Eva Kaili, accusata nell’inchiesta che ha terremotato il Parlamento europeo di cui era vicepresidente di essere una delle pedine di Francesco Giorgi e di Antonio Panzeri per influenzare a suon di tangenti la politica a favore di Qatar e Marocco.
Qatargate, l’avvvocato di Eva Kaili parla a nome della sua assistita
Al Corriere della Sera il legale parla a nome della sua assistita e il quotidiano titola in prima persona, come se a parlare fosse direttamente lei, come probabilmente concordato con il legale: “Eva Kaili in carcere sta vivendo un incubo, una catastrofe perché è innocente. L’unica persona che l’ha visitata nel giorno di Natale è stato il padre”. Kaili si dichiara innocente: “Dopo quello che ha letto negli atti dell’indagine, si sente tradita. Il suo nome è stato usato a sua insaputa, prima del giorno dell’arresto non sapeva nulla del denaro che è stato trovato nell’abitazione, i soldi non erano suoi né li custodiva”, aggiunge. “Il suo cuore sta letteralmente sanguinando per la sua bambina di 22 mesi che è sola e che può contare solo sull’anziano nonno”.
I soldi a casa, ma a sua insaputa…
“Le accuse sono corruzione di pubblico ufficiale, riciclaggio e associazione criminale. Ciò che posso dire è che sono molto vaghe e che non sono fondate su circostanze vere, ma solo sul fatto che il denaro è stato trovato sotto lo stesso tetto che Eva Kaili divideva con il compagno”. Poi riferisce dello stato d’animo della Kaili: “Dopo quello che ha letto negli atti dell’indagine, si sente tradita. Il suo nome è stato usato a sua insaputa, prima del giorno dell’arresto non sapeva nulla del denaro che è stato trovato nell’abitazione, i soldi non erano suoi né li custodiva. Credo che la custodia preventiva alla quale è sottoposta sia sbagliata perché non ci sono gravi indizi di colpevolezza, non era una latitante e non avrebbe potuto cancellare le prove dell’indagine. In ogni caso, la sua posizione è che la rimozione decisa dalla presidente Metsola sia corretta mentre c’è un’indagine in corso”.
Panzeri e i rapporti con Giorgi: “Si conoscevano da anni”
L’avvocato Michalis Dimitrakopoulos chiarisce anche la natura dei rapporti di malaffare: “Ciò che lei sa è che Panzeri conosceva e collaborava con Giorgi da molti anni. Kaili, però, non era stata mai a conoscenza del grado e del tipo di collaborazione tra loro e per lei sarebbe una dolorosa sorpresa se le accuse nei loro confronti fossero confermate in giudizio. Ha sempre votato secondo coscienza, né Panzeri né il padre della sua bambina hanno mai influenzato il suo voto. La creazione di relazioni commerciali con il Qatar è stata una politica centrale dell’Unione europea. L’Europa ha bisogno del gas del Qatar per non rimanere al freddo”.