Qatargate, Ghisleri: “I danni del Pd li paga tutta la politica. Ma gli italiani promuovono Meloni”
A due mesi dall’insediamento del governo prosegue la luna di miele tra Giorgia Meloni e gli italiani: il 47,7% la promuove e, dato particolarmente significativo, il consenso arriva anche da una parte significativa dell’elettorato dem, che ne approva l’operato nel 14,7% dei casi. A rilevarlo è un sondaggio di Euromedia Research di Alessandra Ghisleri, che investiga anche i contraccolpi dello scandalo Qatargate, chiarendo che benché non riguardi in alcun modo il governo e la maggioranza di centrodestra rappresenta un problema anche per loro. «Pd e Sinistra italiana sono crollati, ma la sfiducia collettiva nella politica rende più difficile governare», ha spiegato la sondaggista, chiarendo in questo modo la portata del danno provocato dalla vicenda.
Il sondaggio di Euromedia Research partito per partito
«Gli scandali della politica rendono scettico l’elettorato su tutti il sistema e per la Meloni è un altro filo da tessere», ha sottolineato Ghisleri i un lunga intervista con Libero. Nel dettaglio, nell’ultimo mese FdI ha guadagnato lo 0,1% rispetto al precedente sondaggio Euromedia, attestandosi al 28,6%, segue il M5S al 17,2%, con un più 0,7 rispetto al mese precedente. Perde l’1,6% il Pd, che scende al 15,8%. Anche la Lega cala, scendendo dello 0,5% e attestandosi al 9,7%. Seguo Azione-Italia Viva, stabile all’8,5%, e Forza Italia al 7,8%, registrando un più 1,7%. Alleanza Verdi e Sinistra italiana perde lo 0,7% e scende al 2,6%, ci sono poi Per l’Italia con Paragone al 2,5% (+0,1%), +Europa stabile al 2,4%, Noi Moderati allo 0,6% (+0,1%) e Impegno Civico allo 0,5% (+0,2%). In totale per quanto riguarda le coalizione il centrodestra è al 46,7% e il centrosinistra al 21,3%, mentre l’area degli indecisi si attesta al 32,3%.
L’impatto del Qatargate sulla politica italiana
Il dato politico più significativo è però, probabilmente, quello che emerge rispetto agli scandali che hanno investito la sinistra, dal caso Soumahoro al Qatargate. Il focus di Ghisleri è in particolare su quest’ultimo. «Come primo impatto del Qatargate sull’opinione pubblica abbiamo registrato un discredito generalizzato su tutto il sistema politico, soprattutto sull’Europarlamento, anche se oggi la sinistra ne paga il prezzo maggiore. Un italiano su tre, alla domanda su che cosa pensa del Qatargate, risponde che la lezione che se ne trae è che tutta la politica è marcia, mentre uno solo su dieci va subito diretto contro la sinistra», ha spiegato Ghisleri, commentando i risultati del sondaggio. Il 30,5% degli italiani, infatti, interrogato su cosa ne pensi risponde che «tutta la politica è “marcia”», mentre solo il 9,5% che «la sinistra italiana ed europea è la più coinvolta». Si attesta poi all’8,2% la quota di coloro che ritengono che «le istituzioni europee sono poco credibili».
Ghisleri: «Meloni si è mossa bene anche di fronte allo scandalo»
Anche in questo contesto Ghisleri promuove le scelte compiute dal premier, che ha evitato qualsiasi strumentalizzazione della vicenda. «Una buona scelta, perché come premier deve difendere la posizione dell’Italia rispetto all’Europa, dove il malaffare è stato ribattezzato “italian job”. Non è puntando il dito contro la sinistra che se ne può uscire. E poi, in una situazione così delicata, è doveroso prendere tempo prima di muoversi, per non rischiare possibili autogol. Il 70% degli italiani è convinto che quanto emerso finora sia solo la punta dell’iceberg, e, chissà, forse lo pensa anche la premier», ha detto lo sondaggista.
Ora il 19,5% degli italiani ammette: «Sui diritti umani business e ipocrisia»
Dalla rilevazione emerge poi che il 19,5% ritiene che «intorno ai diritti umani c’è business e ipocrisia» e il 18,6% che «il mondiale in Qatar è frutto di maxi tangenti», mentre solo il 2,2% parla di «montatura mediatica». Ghisleri però ha avvertito anche che se è vero che «lo scandalo ha danneggiato molto anche l’immagine delle Ong, assecondando la narrazione del centrodestra» e «oggi, dopo quanto accaduto, queste organizzazioni vengono sempre più percepite come uno strumento di business della politica piuttosto che come enti umanitari», con «un quinto degli italiani le identifica come il baricentro di affarismo e ipocrisia», tuttavia «il discredito che lo scandalo ha gettato sulle istituzioni danneggia anche la nostra maggioranza, perché spinge gli italiani su posizioni nichiliste e complottiste, che fanno sempre male a chi ha l’onere del governo».
Ghisleri chiarisce che «il conto» dello scandalo lo pagano tutta la politica e le istituzioni
«Le persone cominciano a pensare che, se non metti il tetto al gas, ti comporti così per interessi di bottega, non perché è impossibile altrimenti; oppure si convince che, se non togli le commissioni sulla moneta elettronica, vuol dire che intendi continuare a fare favori alle banche e non ti crede quando dici che non lo fai perché sarebbe anticostituzionale. Quando si avanza il dubbio sull’onestà delle istituzioni, ogni cosa finisce nel tritacarne», ha proseguito, dando in questo modo anche una chiave di lettura indiretta sui timori che gli italiani esprimono sulla manovra, promossa dal 35% e bocciata dal 47,4%, con un 17,6% che non esprime un’opinione. Insomma, il conto non lo paga la sinistra, che è protagonista dello scandalo, ma «tutto il sistema». «In termini di consenso partitico, la sinistra lo paga più salato, ma in termini di agibilità politica ne risulta danneggiato maggiormente il governo. Certo però – ha proseguito Ghisleri – che nel medio-lungo periodo, se ben gestito mediaticamente e politicamente, lo scandalo Panzeri può essere la leva sulla quale la Meloni può spingere per affermare il proprio progetto di una nuova Europa».