Rula Jebreal farnetica sull’attentato alla sorella di Elly Schlein: Barbara Carfagna e il web la asfaltano
Stavolta Rula Jebreal sembra davvero delirare. Forse più lucidamente del solito, ma sempre di vaneggiamenti sembra trattasi a leggere il suo ultimo tweet in cui, nel commentare l’attentato di ieri alla sorella di Elly Schlein, la giornalista palestinese sbraita contro i giornali di destra “colpevoli” a suo dire di lanciare attacchi omofobi contro l’esponente del Pd. Perché, ancora una volta, come spesso accade, quando la bella Rula architetta una polemica che formalizza sui social, il bersaglio delle sue fanta-invettive è il mondo di destra, colpevole a sua detta, a prescindere, di non avere la sua stessa visione del mondo. Della cultura. Delle priorità socio-politiche. E così, non potendo aggrapparsi a concreti motivi di rimbrotto, cosa fa la giornalista internazionale? Rilegge “a modo suo” l’attentato di ieri sferrato ai danni della sorella di Elly Schlein ad Atene, e formula la sua stravagante lettura dei fatti…
Il delirio di Rula Jebreal sull’attentato alla sorella della Schlein
«Un’auto appartenente a un alto diplomatico italiano presso l’ambasciata italiana ad Atene, è stata data alle fiamme/distrutta. La diplomatica, Susanna Schlein, è la sorella della leader dell’opposizione italiana, Elly Schlein, che è regolarmente presa di mira da attacchi omofobici da parte dei media di destra». Capito l’inghippo? Addirittura, come scrive non per niente Il Giornale, «vuole per caso insinuare che ci sia un legame tra le due vicende. O si è trattata dell’ennesima sparata a priori contro la destra?».
Barbara Carfagna asfalta Rula Jebreal e le sue teorie astruse
Perché, nel primo caso, va detto a Rula Jebreal che muovere le dovute critiche a un’esponente di sinistra non vuol dire attaccarla sul piano personale. Non è un automatismo mediatico che può essere bollato sotto la lettera scarlatta dell’attacco omofobo. Nel secondo, invece, stavolta il colpo “a effetto” della Jebreal non è andato a segno: sia per l’intervento, puntuale e risolutivo di Barbara Carfagna. Sia per la reazione che il suo tweet al vetriolo ha scatenato negli utenti.
«Ma perché Jebreal ci descrive sempre come non siamo?»
Barbara Carfagna, infatti, giornalista Rai decisamente accreditata ad intervenire, non ha fatto passare la cosa inosservata. E in risposta al suo post avvelenato, ha replicato per le rime alla giornalista di origini palestinesi scrivendo: «Ma perché Jebreal ci descrive sempre come non siamo? Dove ha letto attacchi omofobi a Elly Schlein?». Poi, nel ribadire la sua verità, la Carfagna ha persino allegato la prova schiacciante dell’infondatezza della recriminazione formata Jebreal: un post di Alessandro Sallusti, noto direttore di uno di quei giornali di destra che proprio non vanno giù all’inquieta Rula…
Il tweet di Sallusti che disarma la Jebreal
Post che (come è facile evincere dalle immagini postate), stilando un breve ritratto di Elly Schlein, candidata alla segreteria del Partito democratico, riporta: «Dichiaratamente bisessuale. Comunista. Anticapitalista. Ecologista. Terzomondista. Utopista. Europeista, ma soprattutto ambiziosissima. Ecco la donna che potrebbe scalare la sinistra italiana». Dunque ci chiediamo, come la collega Carfagna prima di noi, dove sarebbe l’insulto omofobo? Evidentemente lo vede soltanto Rula Jebreal. La quale, quando proprio non sa su cosa sparare, mira nel mucchio.
«Dove ha letto attacchi omofobi a Elly Schlein?»
E all’occasione, se serve, inventa piste. Lancia accuse. Dissemina moniti da sparpagliare alla bella e meglio sui social, tanto per rinverdire quell’astio politico che anima i suoi post e guida i suoi interventi mediatici. Un risentimento evidentemente insopprimibile e che sfugge ormai a qualunque capacità di controllo. Ma che stavolta – nel caso in oggetto – l’ha fatta addirittura attaccare alla tragedia fortunatamente scampata della sorella di Elly Schlein. L’equazione tra pensiero, fatti e conclusioni della bella opinionista Jebreal però, stavolta proprio non torna. E i primi a farglielo notare, oltre a Barbara Carfagna da addetta ai lavori, sono gli stessi utenti social, sbigottiti e spazientiti dall’ultimo colpo basso (e mancato) sferrato dalla Jebreal…