Russia, Lavrov contro il Papa: «Invita al dialogo ma ha fatto una dichiarazione non cristiana»

1 Dic 2022 13:51 - di Mia Fenice
Lavrov

Le parole del Papa sulla “crudeltà” di ceceni e buriati sono “non cristiane”. Il nuovo attacco contro Papa Francesco arriva dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che in una conferenza stampa ha detto: «Il Papa invita al dialogo, ma di recente ha anche fatto una dichiarazione incomprensibile, completamente non cristiana, individuando due nazionalità russe in una categoria da cui ci si può aspettare atrocità durante le ostilità». Secondo il capo della diplomazia di Mosca, «naturalmente questo non aiuta la causa e l’autorità della Santa Sede».

Lavrov, le accuse all’Occidente

L’Occidente, secondo Lavrov, avrebbe avuto la possibilità di fermare lo scoppio della guerra in Ucraina accogliendo le richieste della Russia per limitare l’espansione della Nato e creare uno status di sicurezza speciale per Kiev. Sui rapporti con l’Occidente non si torna indietro, la Russia non li ripristinerà come erano prima del conflitto in Ucraina, ha poi sottolineato. «È chiaro che se, e quando, a un certo punto i nostri vicini occidentali e gli ex partner improvvisamente si interesseranno a ripristinare in qualche modo il lavoro congiunto sulla sicurezza europea, da parte nostra non ci sarà alcun ripristino. Perché il ripristino significa quello che era prima. Ma questo non è possibile», ha detto Lavrov citato dalla Ria Novosti.

«Quando e se l’Occidente si renderà conto che è meglio coesistere sulla base di alcuni fondamenti reciprocamente concordati, ascolteremo ciò che l’Occidente propone ed è chiaro che dovrebbe esserci un nuovo inizio di interazione», ha sottolineato Lavrov.

«L’Osce è diventata un’organizzazione marginale»

«L’Osce è diventata un’organizzazione sempre più marginale», anche a causa dei ”tentativi espansionistici della Nato” e alla volontà di ”privatizzazione da parte dell’Occidente”, ha detto ancora Lavrov, accusando la ”Polonia di stare affossando l’Osce”. «Approfittando della superiorità numerica in questa organizzazione, l’Occidente ha cercato per molti anni di realizzarne la privatizzazione e, probabilmente, è più corretto dire che stanno cercando di effettuare un sequestro dell’Osce per soggiogare quest’ultima piattaforma», ha detto durante un briefing.

«La sicurezza in Europa si sta frammentando»

«La sicurezza in Europa si sta frammentando e l’Osce sta diventando, per usare un eufemismo, un’entità sempre più marginale», ha aggiunto Lavrov. «Negli ultimi anni, i presidenti di turno dell’Osce non sono stati intenzionati a interrompere questa tendenza negativa. Gli svedesi sono stati presidenti l’anno scorso e hanno smesso di agire come intermediari onesti», ha aggiunto Lavrov affermando che «sono stati gli svedesi a iniziare a preparare i funerali dell’Osce. I nostri vicini polacchi hanno diligentemente scavato una fossa per questa organizzazione per tutto quest’anno, distruggendo i resti della cultura del consenso».

Lavrov: «Pronti ad ascoltare»

E poi ancora. La Russia non ha richiesto di dialogare con l’Ucraina per la fine di quella che il Cremlino definisce ”un’operazione militare speciale”. Mosca, ha aggiunto, è tuttavia pronta ad ascoltare Kiev. «Quando siamo accusati di chiedere costantemente qualche tipo di trattativa per guadagnare tempo, per poter raccogliere forze aggiuntive per l’operazione militare speciale, beh questo è sia divertente sia spiacevole», ha detto Lavrov. «Le persone mentono, non abbiamo mai ha chiesto un negoziato, ma abbiamo sempre detto che se qualcuno ha interesse a una soluzione negoziata, siamo pronti ad ascoltare», ha aggiunto il ministro degli Esteri russo.

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