Salta il concerto alla Fenice della pianista ucraina Valentina Lisitsa: “È filo-russa” (video)

28 Dic 2022 11:47 - di Giovanni Pasero
Valentina Lisitsa

Il Teatro La Fenice di Venezia ha cancellato il concerto, in programma per il 4-5 aprile 2023, della pianista ucraina Valentina Lisitsa, che a maggio ha suonato a Mariupol nella città occupata dai russi.

La pianista ucraina, nata a Kiev nel 1973 e vissuta a lungo negli Stati Uniti, è la prima “Star di YouTube” della musica classica. Lisitsa ha anche trasformato il suo successo in internet in una carriera mondiale che l’ha portata ad esibirsi in Europa, America e Asia. Da quando è scoppiata la guerra, ha manifestato in più occasioni il suo orientamento filo-Putin. Posizione che ha scatenato una violenta propria campagna social.

Jacoboni contro la pianista ucraina

Da qui la richiesta, partita inizialmente su Twitter, di annullare la sua esibizione a Venezia. “Non mi è chiaro perché il Teatro La Fenice di Venezia abbia inserito in programma la pianista Valentina Lisitsa, che andò spensierata a celebrare il regime russo suonando sulle rovine di Mariupol”, aveva twittato nei giorni scorsi Jacopo Jacoboni de La Stampa, accodandosi alle proteste.

Dalla Fenice dicono di non saperne nulla, spiegando che l’evento è di Musikamera, l’associazione che da anni organizza una stagione di musica da camera nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice. E appunto l’associazione ha cancellato l’evento.

La decisione presa dall’associazione Musikamera

«Non eravamo a conoscenza del suo attivismo politico e delle polemiche che la coinvolgevano – dice la presidente dell’associazione Sonia Finzi al Corriere Veneto – sono molto rammaricata e in imbarazzo. Non avrei mai voluto trovarmi in una situazione di questo tipo per nessuna ragione al mondo. Nessuno naturalmente ha obiettato sulla sua scelta sul fronte dell’arte e della musica, vista la sua fama mondiale e le sue indiscutibili capacità. Ma abbiamo moltissimi contatti di pianisti importanti, se solo fossimo stati a conoscenza della situazione avremmo scelto qualcun altro. Proprio per questo e per le tensioni che ne stavano nascendo abbiamo ritenuto di rinviare il suo concerto. Anche per rispetto dell’istituzione che ci stava ospitando».

La protesta di Valentina Lisitsa: “L’arte è sopra la politica”

«Abbiamo scritto alla pianista – continua Finzi -, le abbiamo detto che abbiamo ritenuto di rinviare il concerto in altri momenti in cui commenti e osservazioni nei suoi confronti potranno essere mossi esclusivamente da pensieri di carattere artistico e non politico. Ho firmato in prima persona la lettera perché mi piace prendermi le mie responsabilità, abbiamo bloccato il concerto». Valentina Lisitsa naturalmente non l’ha presa benissimo. Ha subito risposto ufficialmente a «Musikamera» chiarendo che «la musica e l’arte sono al di sopra della politica» e ritenendo dunque di non aver assolutamente meritato questo trattamento.

 

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