Saman, salta l’udienza per il padre in Pakistan. Indagine bis in Italia, un parente: “Shabbar è pazzo”

6 Dic 2022 19:13 - di Greta Paolucci
Saman

Niente udienza per Shabbar Abbas: il giudice che si occupa del caso a Islamabad è in congedo. Il padre di Saman resta in carcere in virtù di un procedimento a suo carico, che in Italia è in calendario per lui e lo zio e i cugini della ragazza scomparsa, nel febbraio 2023. Mentre in Pakistan, dopo l’arresto del mese scorso – che ha stanato Shabbar da una lunga latitanza nella provincia del Punjab, al riparo dalla detenzione e dalla giustizia – il procedimento stenta ancora a decollare. Con la prossima udienza fissata per il 15 dicembre.

Saman, salta l’udienza in Pakistan per il padre Shabbar

La latitanza prosegue invece, ancora, per la moglie dell’uomo: Nazia Shaheen. La madre della 18enne scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) nell’aprile 2021, e il cui corpo è stato presumibilmente trovato nelle campagne vicino al casolare dove abitava con i familiari, sembra ancora introvabile. Il marito sostiene addirittura che la donna sia nascosta lontano, probabilmente in Europa. Una versione che Shabbar avrebbe confermato il 24 novembre scorso, quando si è presentato davanti al giudice istruttore del Territorio della capitale di Islamabad. All’udienza, le autorità locali hanno consegnato al suo avvocato i documenti ricevuti dal governo italiano per studiare il caso.

La prossima udienza a Islamabad fissata il 15 dicembre

Un caso che, dopo il ritrovamento del corpo di una giovane che sembra altamente probabile sia quello di Saman, sembra complicarsi ulteriormente. Mentre si attende l’esame del dna sui resti e gli esiti degli accertamenti che la Corte d’Assise del tribunale di Reggio Emilia ha affidato ai periti Cristina Cattaneo e Dominic Salsarola, sul fronte investigativo italiano punta a scovare altri, eventuali complici degli assassini della 18enne pakistana con un’inchiesta bis.

La moglie Nazia resta introvabile, ma in Italia…

Come noto per il delitto sono chiamati a rispondere i due genitori, lo zio Danish Hasnain e due cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. E come anticipato l’udienza è fissata a febbraio. Ora si attende l’estradizione del padre della vittima, Shabbar Abbas, che il Pakistan dovrebbe concedere. Mentre ulteriori dettagli utili alle indagini potrebbero arrivare, oltre che dall’autopsia, anche dal risultato degli accertamenti eseguiti dal Ris su un mozzicone di sigaretta. Su parti di un tessuto. E su due bottiglie ritrovate in quella cascina dove dalla notte del 30 aprile era stato seppellito il corpo. Ad appena settecento metri di distanza dalla casa in cui la diciottenne viveva.

Il fratellastro di Shabbar Abbas: «Quell’uomo è pazzo»

E sono proprio quei ritrovamenti a far pensare agli inquirenti italiani che potrebbero essere coinvolti nell’indagine anche altri complici. Altre persone che potrebbero aver aiutato la famiglia a uccidere Saman. Ed è su questo punto che la procura di Reggio Emilia ha aperto un nuovo fascicolo di indagine, al momento contro ignoti. Un coinvolgimento ipotizzato dalla Procura, a cui si è affrettato a dichiararsi estraneo il fratellastro di Shabbar Abbas: Fakhar Zaman. L’uomo intercettato al telefono a cui il padre di Saman ha ammesso di aver ucciso la figlia in quanto “colpevole” di aver rifiutato il matrimonio combinato con un cugino più grande che vive in Pakistan e, dunque, per difendere il suo onore.

Saman, indagine bis in Italia per scoprire eventuali altri complici, come Irfan…

L’uomo che, la settimana scorsa, ai microfoni di Quarto Grado, del fratellastro in carcere a Islamabad ha detto: «Era arrabbiato con me. Arrabbiato con Irfan. Perché Shabbar è pazzo»… E allora, l’indagine bis, secondo quanto ha scritto la pm Laura Galli, nasce proprio per fare chiarezza in una questa matassa ingarbugliata di parentele e dichiarazioni. Intercettazioni, ammissioni e giustificazioni. Ossia: «Per ricostruire le diverse responsabilità degli indagati nella vicenda. E individuare eventualmente nuovi responsabili». Come Irfan, appunto: il cugino degli Abbas che acquistò i biglietti aerei per Shabbar e Nazia, il giorno dopo la scomparsa della figlia…

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