“Sfilata delle devianze”, nuovo delirio del collettivo che appese il manichino della Meloni a Bologna
Il mese scorso appesero a testa in giù a Bologna un manichino raffigurante Giorgia Meloni. Ora tornano a provocare e a spargere odio per le strade, contro il premier, il governo, le misure allo studio. Sono ancora loro, le femministe del Laboratorio Cybilla che per lunedì hanno organizzato un’altra manifestazione antagonista: si chiama la “sfilata delle devianze”, ossia una passerella improvvisata nelle vie bolognesi dello shopping di lusso. L’intenzione è impedire ai cittadini bolognesi di effettuare acquisti natalizi costosi. E’ il loro modo consueto di porsi, aggressivo, corredato da slogan e insulti deliranti. Le donne del collettivo Laboratorio Cybilla metteranno a soqquadro molte vie bolognesi per protestare di nuovo contro un governo che “antidemocraticamente” non accettano.
Il Laboratorio Cybilla rivendicò l’ignobile manichino della Meloni
Pochi giorni dopo l’infame messa in scena del manichino appeso a testa in giù con cui scatenarono la loro rabbia contro il premier le antagoniste rivendicarono il gesto. Il collettivo è nato all’alba della pandemia, ma è ‘sbocciato’ di fatto solo negli ultimi mesi, guarda caso, con Meloni capo del Governo. Le antagoniste sono nel mirino per i danni al Conad di via Indipendenza e per il fantoccio della Meloni: immagine vergognosa che le femministe hanno rivendicato e pubblicato su Facebook sulla pagina del Laboratorio Cybylla abbinata a un lungo post con parole deliranti e incendiarie.
Il collettivo antagonista prepara “la sfilata delle devianze” a Bologna
Per questa nuova “bravata” – rilanciata dal Giornale– a cui i bolognesi assisteranno hanno affiancato l’iniziativa con parole incendiarie che gettano benzina sul fuoco in un momento in cui le parole sono arrivate alla minaccia di morte. Il loro messaggio è delirante”Noi siamo stanche che lo scintillio debba appartenere sempre a qualcun altro. Siamo stanche di sentirci dire che non ci meritiamo il desiderio, perché ancora non ci siamo fatte sfruttare abbastanza. Stanche tanche di essere escluse dalla possibilità di vita degna, anzi di vita più che degna: bella. Siamo stanche che la ricchezza appartenga sempre a qualcun altro; che mentre a noi viene tolto il reddito di cittadinanza (magra, minima, insufficiente e contraddittoria misura che ha espresso però una seppur piccola possibilità di autodeterminazione e autonomia) c’è chi può spendere per una borsetta i soldi che basterebbero a pagarci mesi di affitto”.
Il messaggio delirante su Fb
“Siamo stanche che le nostre vite vengano aggredite, spossessate della possibilità di desiderare, intanto che il mondo circostante continua a fluire ai ritmi battenti dello shopping natalizio”, è il pensiero del collettivo femminista in un post su Facebook. Pertanto confermano l’intenzione di “occupare” il centro storico : “Blocchiamo il normale pomeriggio di shopping nei negozi del lusso sfrenato. Blocchiamo quel simbolo di sfruttamento e appropriazione, simbolo della nostra esclusione da questo sistema”. In un’intervista a Bologna today dicono di essere state strumentalizzate, ma gesti e parole sono benzina sul fuoco: ” L’attacco alle nostre vite è in questo momento sempre più aspro, sempre più violento. Giorgia Meloni, insieme al suo entourage, è ora più che mai simbolo dell’attacco alla nostra possibilità di autodeterminarci”. Deliri, ma deliri molto pericolosi.