Siena, stupro di gruppo: il calciatore Portanova condannato a sei anni di reclusione
Il Tribunale di Siena ha condannato Manolo Portanova a 6 anni di carcere per violenza sessuale di gruppo in relazione agli abusi subiti da una ragazza in un appartamento del centro storico la notte fra il 30 e il 31 maggio 2021. I magistrati hanno condannato alla stessa pena anche lo zio del calciatore del Genoa. Entrambi avevano scelto il rito abbreviato. Il terzo indagato, che invece aveva optato per il rito ordinario, è stato rinviato a giudizio alla fine dell’udienza preliminare. Il Gup ha disposto anche un risarcimento in solido alla ragazza vittima dello stupro quantificato in 100mila euro: in 20mila per la madre e in 10mila per l’associazione Donna Chiama Donna che era parte civile. Il resto del quantum sarà definito in sede civile. Il giudice Ilaria Cornetti ha accolto interamente le richieste del pubblico ministero Nicola Marini, procuratore capo facente funzioni, durante la sua requisitoria nell’udienza del 22 novembre scorso.
Manolo Portanova si dichisra ancora innocente
Manolo Portanova ha assistito di persona all’udienza racconta TgCom- che si è svolta a porte chiuse, accanto ai suoi difensori. La ragazza denunciò la violenza subita dai tre imputati maggiorenni durante una festa privata in un appartamento nel centro storico di Siena. Il minorenne, secondo il racconto della presunta vittima della violenza, avrebbe filmato con un telefonino quello che stava avvenendo. Le indagini della magistratura, dopo la denuncia della studentessa, sono terminate a fine marzo dopo interrogatori e accertamenti irripetibili sui telefoni cellulari degli imputati e della ragazza. Al centro del procedimento anche il filmato girato. Gli inquirenti avevano ascoltato lLa ragazza, a fine luglio, per sette ore con un interrogatorio in forma semiprotetta sotto forma di incidente probatorio.
La vittima aveva rifiutato l’offerta di un risarcimento
A settembre la stessa ha rifiutato un’offerta risarcitoria presentata dall’avvocato difensore del giocatore. Nel corso dell’udienza precedente Manolo Portanova aveva rilasciato dichiarazioni spontanee ribadendo la propria innocenza. Versione che ha ribadito : “Che cosa devo dire? Sono innocente”. Questa l’unica dichiarazione rilasciata dal calciatore all’uscita dal tribunale di Siena. Dove si era presentato accompagnato dall’avvocato Gabriele Bordoni e dal padre Daniele.