Sul palco di Sanremo vogliamo sentire recitare D’Annunzio: la provocazione alla festa di FdI
Una provocazione ma anche un suggerimento ad Amadeus: recitiamo una poesia di D’Annunzio sul palco dell’Ariston in occasione del festival di Sanremo. Un evento nazionalpopolare molto seguito dagli italiani e da sempre fattore importante capace di influire non solo nel panorama musicale ma anche nel campo del costume e dell’immginario.
L’intervento di Edoardo Sylos Labini
Sanremo è stato evocato nell’intervento alla festa per il decennale di FdI di Edoardo Sylos Labini, ideatore del movimento CulturaIdentità e presidente della Fondazione ‘Città Identitarie’. Sylos Labini ha illustrato il progetto delle Città Identitarie, ossatura della nostra Penisola e che il mondo ci invidia. “Le piccole identità territoriali: da qui dobbiamo partire, i nostri ragazzi devono ricominciare a studiare i simboli identitari dei nostri Comuni, simboli straordinari che ancora non sappiamo valorizzare”.
Se a Sanremo al posto di Fedez arrivasse un futurista a recitare D’Annunzio
Occorre poi educare i nostri giovani alla Bellezza, che è un valore politico da cui parte tutto ciò di cui abbiamo parlato finora: rendiamo allora obbligatorie le materie artistiche fin dalla scuola dell’infanzia. Si parla di patrioti, ma chi si ricorda di Vincenzo Peruggia che voleva riportare la Gioconda agli Italiani? Essere patriota oggi vuol dire in primis amare il nostro immenso patrimonio artistico. Pensate se, al posto di Fedez, arrivasse sul palco di Sanremo un futurista che recita le parole del Vate d’Annunzio…Questo è il nostro immaginario: ripartiamo dei nostri poeti”.
“Ho aggregato artisti, intellettuali e giornalisti che, all’interno di un mondo globalizzato, volevano rilanciare le realtà identitarie del made in Italy”, ha aggiunto Labini che vede nelle province e nei simboli identitari dei singoli Comuni un vero e proprio punto di partenza per dare il via alla rinascita dello Stato italiano.