Tutti gli uomini del bluff Soumahoro: da Flavio Insinna a Zoro, da Gad Lerner a Damilano (video)
Il bluff Aboubakar Soumahoro smontato pezzo per pezzo da Striscia la notizia. Il tg satirico di Antonio Ricci da giorni dedica servizi acuminati dedicati al personaggio costruito a tavolino da alcuni maître à penser della sinistra. Alcuni nomi? Due per tutti: l’ex direttore dell’Espresso Marco Damilano e il conduttore di Propaganda Live Diego Bianchi, noto come Zoro.
Striscia elenca e affonda tutti gli uomini dietro il bluff Soumahoro
Lo hanno detto in molti dopo lo scandalo che ha investito l’ex sindacalista e la sua famiglia. Pure Marco Barbieri e Mario Nobile, membri pugliesi della direzione nazionale di Sinistra Italiana, lo avevano scritto in una lettera al loro leader Nicola Fratoianni, in cui avvisavano il capo del partito sulle ambiguità di Soumahoro: “Un personaggio creato dal gruppo Gedi e da La7, in particolare dal programma Propaganda Live”. Questa sera, in esclusiva a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35), sono gli stessi Damilano e Zoro ad ammetterlo in un video girato al Festival del giornalismo di Perugia il 7 aprile 2019. “La costruzione di una leadership è difficilissima”, dice Bianchi dal palco, dopo un selfie con Abou. La cui famiglia, oggi alle prese con un’indagine della Procura di Latina, applaude in prima fila.
Striscia la notizia nella puntata precedente ha elencato altri sponsor del bluff Soumahoro, come Gad Lerner e Flavio Insinna. Una lunga lista alla quale vanno aggiunti anche esponenti politici come Laura Boldrini nonché la coppia Fratoianni Bonelli. Proprio su di loro Striscia ha condotto un sondaggio impietoso: dovrebbero dimettersi? La risposta dei telespettatori è stata senza appello: sì, dovrebbero dimettersi.
A Montecitorio vive da separato in casa
Nel frattempo, come riportano le cronache parlamentari, il bluff Soumahoro vive la sua plastica realizzazione a Montecitorio. Il deputato vive ormai separato in casa nel gruppo che lo ha eletto, dopo l’autosospensione. Ormai non risponde più alle domande dei giornalisti e non parla praticamente con nessuno. Imbarazzante lo scenario di ieri pomeriggio, in Transatlantico, con il gruppo Verdi-Sinistra radunato al gran completo a dibattere sulla manovra da una parte e l’ex frontaman della lista elettorale seduto in disparte alcuni divanetti più in là. In silenzio e in disparte. “Da parte nostra siamo ancora in attesa di alcuni chiarimenti”, spiegano gli ormai ex amici di Verdi-Sinistra italiana.