Walter Chiari moriva 31 anni fa. Successo e declino di un genio “futurista” dello spettacolo

20 Dic 2022 13:48 - di Mario Campanella
Walter Chiari

Trentuno anni  senza Walter Chiari, l’eroe della Decima. Chissà se Selvaggia Lucarelli lo avrebbe attaccato se fosse stato in vita, lui che ad ogni inizio spettacolo salutava gli spettatori “ della prima fila ma particolarmente della decima”. Perché Walter Chiari, il 20 dicembre di 31 anni fa, se ne andò in netto anticipo dalla vita che non aveva mai rinnegato. E tra tante cose non abiurate c’era la sua militanza nella Decima MAS del principe Borghese. Non che fosse solo, tra Raimondo Vianello, Enrico Ameri e il futuro premio Nobel per la letteratura e fondatore di soccorso rosso, Dario Fo.

Walter Chiari, elettore del Msi. Il rifiuto delle leggi razziali

Per tutta la vita rimase simpatizzante ed elettore del Msi e amico personale di Giorgio Almirante. Era un fascista ma italiano, capace di dire agli intimi quanto rifiutasse le leggi razziali ma non potesse abbandonare la sua fede ardita. Walter Chiari è stato anche e soprattutto uno straordinario attore teatrale, immenso nelle imitazioni  sin da quando lo fece con Hitler, a soli sedici anni,  prendendosi una dura reprimenda. Poi, tanta gavetta e il successo televisivo sfavillante . Insieme a tanti film, tra cui il Mattatore, e una serie infinita di programmi radiofonici di impatto popolare.

Walter Chiari, da Visconti al declino. La “piaga” della cocaina

Luchino Visconti lo volle con sé in diverse pièce, comprendendo bene il suo talento. Infine, il peso della cocaina, la vera piaga della sua inquieta esistenza. L’arresto nel maggio del 1970 con Lello Luttazzi e i cento giorni a Regina Coeli in isolamento per detenzione e spaccio scoperchiarono il suo lato più debole. Il declino degli anni Ottanta dell’attore che aveva impressionato finanche Arthur Miller coincise con un consumo sempre più elevato di quella maledetta sostanza che gli aveva cambiato la vita.

Versatile, grande talento tragico, amato da Ava Gardner

L’uomo che era stato in grado di fare innamorare Ava Gardner, narciso e ribelle, doveva lottare anche contro un sistema che lo aveva scartato dopo lustri di idolatria. La sua versatilità era così profonda che gli avrebbe consentito, proprio come disse Miller, di essere un grandissimo attore tragico e non solo la maschera di Giamburrasca che tutti avevano amato.

Un audace futurista dello spettacolo

Succube dei suoi demoni,Walter Chiari non ebbe alcuna comprensione da quel mondo cinico e spietato che lo aveva gradualmente messo in disparte. La relazione scandalosa con la giovane Patrizia Caselli ne fece riemergere l’aspetto scandalistico. Molto amico di Bettino Craxi, Walter si rifugiò da Tata Giacobetti e il suo ex amore Valeria Fabrizi prima di morire tristemente in una camera di albergo a Milano. Ermetico e travolgente, per natura incline alla opposizione al sistema, è stato una grande stella del firmamento artistico italiano. Un audace futurista che non merita di essere chiuso negli archivi dell’oblio .

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *