All’Oro – Roma
All’Oro
Via Giuseppe Pisanelli, 23/25 – 00196 Roma
Tel. 06/97996907
Sito Internet: www.ristorantealloro.it
Tipologia: ricercata
Prezzi: antipasti 22/42€, primi 39/42€, secondi 42/49€, dolci 20/26€
Chiusura: Domenica. A pranzo
OFFERTA
i conferma anche quest’anno una cucina creativa e giocosa quella ideata da Riccardo di Giacinto, chef stellato di All’Oro. L’accuratezza delle preparazioni è accompagnata anche dal modo con cui sono presentati i piatti secondo una sapiente regia e coreografia artistica. Quattro i menù degustazione disponibili: il “vostro all’Oro” (4 portate scelte dal commensale dal menù a 115€), “all’Origine” (i piatti classici di All’Oro a 140€), “all’Erbiv’Oro” (vegetariano a 98€) e, infine, “l’Oro di All’Oro” (nove portate a 180€). Già dall’aperitivo gentilmente offerto a base di pietanze tradizionali “rivedute e corrette”, si parte bene: biscotti salati burro e alici, parmigiana di melanzane destrutturata presentata sotto forma di piccoli tronchetti di polpa di melanzana, una forchettata di pasta alla norma fritta e croccante con zeste di limone, un marshmallow salato al parmigiano servito su una grattugia, cialde croccanti di farina di mais con salsa di guacamole, cubotto di gelée di Negroni e panzanella destrutturata sotto forma di pallina di pane croccante dal cuore interno liquido di succo di pomodoro da mangiare in un sol boccone. La novità di quest’anno – come spiegato su nostra richiesta dal personale di servizio – è la mini degustazione di olio extravergine Caninese di Vetralla tra l’aperitivo dello chef e l’antipasto, precisando che in inverno si orientano per la degustazione del burro, accompagnato dal pane fragrante. Ottima la versione salata del tiramisù presentato in tazza di porcellana come se fosse un cappuccino a base di baccalà e rosmarino ricoperto da una spuma morbida e delicata di patate. Tra i primi abbiamo assaggiato gli originali raviolini fatti a mano ripieni di mascarpone con spolverata abbondante di parmigiano reggiano di 36 mesi stagionato ed emulsione di vino rosso con ragù di anatra, in cui la sfoglia ben stesa raccoglieva la delicata farcia in perfetto equilibrio con il condimento. Ottima anche la rana pescatrice con l’emulsione di miele ristretto con della ventricina glassata e indivia alla piastra, completata dalla freschezza di una dadolata di melone, giusto mix tra la dolcezza del pesce e i sapori agrodolci del condimento. Dopo un pre dessert a base di torta della nonna destrutturata (una bustina di materiale commestibile da mangiare in un sol boccone che conteneva gli ingredienti che al palato ripropongono la classica ricetta), abbiamo assaggiato due dolci: un delizioso “Carbon’air”, ossia una versione dolce della carbonara, scenograficamente presentato con dei rigatoni di pasta frolla dolce adagiati in una zuppiera di ceramica bianca (come quelle dove si gira la pastasciutta) e un uovo di cioccolato bianco, rotto nel piatto a sorpresa dal cameriere, dopo essere stato servito intero, in modo da far uscire il cuore liquido del frutto della passione e degli agrumi. Il secondo dolce ordinato era un gustoso e delicato millefoglie con crema di cioccolato e zafferano. Caffè ben estratto e persistente, accompagnato da piccola pasticceria: marshmallow al caffè, gelée di agrumi, finte noccioline di cioccolato e crema di nocciole, biscottini alla crema di mascarpone dolce e, infine, da mangiare in un sol boccone, una pallina ripiena di cuore liquido di rum e ananas, quasi fosse una piña colada.
AMBIENTE
Il ristorante è ubicato al piano inferiore dell’hotel a cinque stelle The H’All Tailor Suite. Elegantemente arredato e con una mise en place impeccabile, è caratterizzato dai toni scuri delle tovaglie e delle pareti; le luci sono soffuse e l’atmosfera è elegante e ricercata. Più classico il dehors ricavato nel giardino interno.
SERVIZIO
Competente e professionale.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net