Andrea Aprea – Milano

5 Gen 2023 0:01 - di Redazione

Andrea Aprea
Corso Venezia, 52 c/o Fondazione Luigi Rovati – 20122 Milano
Tel. 02/38273030
Sito Internet: www.andreaaprea.com

Tipologia: ricercata
Prezzi: menù degustazione: 155, 175, 195€
Chiusura: Domenica e Lunedì

OFFERTA
Lo avevamo lasciato alle redini della cucina del Vun e oggi lo ritroviamo a capo del ristorante che porta il suo nome aperto all’interno della Fondazione Luigi Rovati su Corso Venezia, proprio di fronte ai giardini dedicati a Indro Montanelli. Campano di origini, Andrea Aprea porta le tradizioni di quel territorio nella sua proposta gastronomica creando un percorso apposito chiamato Partenope (175 euro), dove in 6 piatti ripercorre alcune delle ricette campane più famose rivisitandole con superba maestria. In alternativa si può scegliere tra altri due menù degustazione altrettanto interessanti: Contemporaneità a 155 euro e Signature a 195 euro. Il classico aperitivo italiano a base di spritz, patatine e olive è qui proposto in tre simpatici finger food: una sfera frizzante che “scoppietta” in bocca contiene lo spritz, una sfoglia ricoperta di paprika ricorda le patatine e, infine, una tartelletta con crema di olive a rievocare queste ultime. A seguire la sempre ottima caprese dolce/salata: una sfera bianca sottile, leggermente dolce e croccante, racchiude una spuma di mozzarella, il tutto adagiato su una salsa di pomodoro e basilico. Soda e delicata la carne della triglia all’acqua pazza con zucchine alla scapece e caviale messo sopra, che è stato il nostro primo antipasto del menù Partenope. Equilibrato e dal sapore confortante l’uovo al purgatorio, un uovo pochè adagiato su una crema di pane, cipollotto stufato e salsa di pomodoro, servito in una ciotola la cui estremità era coperta da una griglia croccante da spezzare e mangiare insieme. Eccellenti le linguine nere “selezione Gentile” alla Luciana, in cui chiudendo gli occhi si ritrova l’esatto sapore dei polipetti alla Luciana, con una pasta cotta al dente e perfettamente mantecata; bello il contrasto del nido di pasta “total black” con il fondo blu intenso del piatto. Concentrato di gusto per il tortello ripieno di manzo alla genovese con spuma di provolone del monaco e scarola con olive nere, un tris di sapori partenopei che scaldano il cuore. Sua maestà il baccalà è qui presentato in un trancio sodo e ben dissalato affiancato nel piatto da una salsa alla pizzaiola disidratata, in un abbinamento perfetto. Lo scenografico pre dessert che vede una nuvola di azoto liquido espandersi da un cestino di limoni portato al tavolo insieme alla coppetta di granita e crema al limone, annuncia il dolce vero e proprio: una squisita diplomatica napoletana qui servita in una variante destrutturata che vede una cialda croccante posizionata sopra la ciotola da rompere e da mangiare insieme ai pezzetti di pan di Spagna e alla crema diplomatica leggermente liquorosa. In chiusura un caffè sovraestratto, con crema bucata al centro, un amaro pronunciato e un lieve sentore di bruciato, servito con della piccola pasticceria.

AMBIENTE
Ubicato all’ultimo piano del Palazzo Rovati, a cui si accede tramite ascensore, il ristorante è uno spazio elegante e contemporaneo, con tavoli ben distanziati e dalla mise en place curata che si snodano nelle due sale adiacenti. La cucina completamente a vista permette di seguire l’operato dello chef e dei suoi collaboratori.

SERVIZIO
Professionale e dai tempi fluidi, con lo chef in persona che ogni tanto si assicura che tutto vada bene.

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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