Bare insepolte a Palermo, l’ira di Musumeci: «Pagina indecorosa, è un’emergenza nazionale»

14 Gen 2023 14:57 - di Mia Fenice
Musumeci

«Il primo pensiero da ministro è stato verso le bare insepolte a Palermo perché la ritengo ancora una emergenza nazionale. Una città come Palermo che è culla di civiltà non meritava di dovere andare alla ribalta per una vicenda davvero inqualificabile». Lo ha detto il ministro Nello Musumeci nel corso dell’incontro con la stampa con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla per parlare della situazione delle oltre mille bare insepolte.

Bare insepolte a Palermo, Musumeci: «Cancellare questa pagina indecorosa»

«Pensare che un proprio caro deceduto non possa stare per sei mesi o un anno dietro un muro o una lapide o sotto terra è un fatto che non riesco a immaginare – ha puntualizzato – la politica ha il dovere di interrogarsi, esistono misure ordinare e straordinarie, ecco perché ho ritenuto subito di affrontare il tema con il ministro dell’Interno, della Difesa e della Sanità per raccogliere la loro disponibilità totale». Musumeci ha poi sottolineato che «il sindaco ha ogni strumento procedurale per potere finalmente cancellare questa pagina indecorosa. Non si doveva arrivare a tanto».

Lagalla: «Entro il 2023 consegneremo ai cittadini strutture cimiteriali adeguate»

Dal canto suo, il sindaco Roberto Lagalla ha sottolineato che «contiamo di potere dichiarare la cessata emergenza entro il 31 dicembre e di consegnare ai palermitani entro il 2023 strutture cimiteriali adeguate e capienti in maniera sufficiente rispetto ai bisogni della popolazione. Ci stiamo anche attrezzando per la realizzazione di loculi refrigerati per la transizione di eventuali feretri che non dovessero trovare immediata sepoltura». Immediata la presa di posizione del ministro: «Collocare mille bare non è facile in undici mesi il sindaco sappia che non ci sarà proroga».

Terremoti, Musumeci: «In Italia siamo molto indietro in tema di prevenzione strutturale»

Nel corso della conferenza stampa Musumeci ha poi ricordato il terremoto del Belice nel 55esino anniversario. «In Italia – ha detto – in tema di prevenzione strutturale siamo ancora molto indietro. Il consenso paga più nella fase della ricostruzione che della prevenzione è un fatto grave è scandaloso. Ecco perché chiedo al Comune di Palermo di adoperarsi sul piano della prevenzione a cominciare dagli edifici strategici».

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