Benzinai, Urso: “Difendo la categoria ma non capisco lo sciopero contro la trasparenza”
Economia in ripresa? “Sì. Perché ha prevalso finalmente la posizione dell’Italia sul price cap europeo. Che ha fatto crollare il prezzo del gas. Quella è la svolta”. Così il ministro del made in Italy Adolfo Urso, intervistato dal Corriere della Sera. “In poche settimane il prezzo del gas è tornato ai livelli di un anno fa. Se l’Europa ci avesse ascoltato prima avremmo risparmiato decine di miliardi di euro e messo in più seria difficoltà Mosca”.
Ripresa, Urso: se l’Ue ci avesse ascoltato avremmo risparmiato decine di miliardi
Il peggio, però, non è ancora passato. “Nella prima parte dell’anno l’inflazione avrà un impatto negativo sui consumi”, dice Urso. “Proprio per questo nella manovra economica abbiamo concentrato le risorse a sostegno delle fasce più deboli. Nella seconda parte dell’anno tornerà a crescere la produzione. Trainata anche dall’export. Ma ancora una volta è importante che l’Europa ci ascolti“.
“Rispondere alla competizione asimmetrica di Usa e Cina”
Il riferimento è alla politica industriale. Urso insiste: “Occorre rispondere alla competizione asimmetrica degli Usa. E alla sfida sistemica della Cina con una politica finanziaria, energetica e industriale assertiva. Non si può tergiversare sulla proposta che la Commissione è impegnata a presentare al prossimo Consiglio europeo”.
Benzinai, sciopero incomprensibile, mi appello al buonsenso
Il ministro poi difende le legittime richieste dei benzinai. Ma non condivide lo sciopero. “Sinceramente non capisco come si possa scioperare contro la trasparenza, contro un cartello. E temo che non lo capiscano nemmeno i cittadini. Il decreto prevede che in ogni stazione sia visibile il prezzo medio regionale. A beneficio dei consumatori . Come della stragrande maggioranza dei gestori: la trasparenza aiuta tutti”.
Abbiamo insediato un tavolo permanente, non lo ha fatto nessuno
Poca tutela? “Certo, in questo hanno ragione. E infatti abbiamo insediato un tavolo permanente per realizzare il riordino del settore. Procederemo in tempi rapidi per dare serenità e giusti margini di guadagno”, conclude il ministro e senatore di Fratelli d’Italia. Che ringrazia chi anche durante la pandemia “non ha mai smesso di fare un servizio pubblico così essenziale. È il primo governo che riconosce le loro ragioni. E proprio per questo lo sciopero è davvero incomprensibile”.