Bimbi derisi e sbattuti a terra: indagate cinque maestre di un asilo nido del Milanese
Bambini sbattuti per terra per costringerli a stare seduti. Maltrattati, svegliati bruscamente dal riposino. Presi di peso per i fianchi e messi in piedi bruscamente. Quand’anche lasciati a dormire nei bagni o in luoghi casuali, come in mezzo a un salone avvolti pericolosamente dalle coperte fin sopra la testa. Sono gli ignobili e criminali comportamenti che i carabinieri della compagnia di Legnano hanno riscontrato in un asilo nido dell’hinterland milanese, a Vanzago. Cinque maestre e la titolare sono state sottoposte a misure cautelari dal Tribunale di Milano. Si parla di presunti metodi coercitivi e violenti. Sono state alcune stagiste a segnalare segnalazioni come nelle aule dell’asilo le maestre strattonassero e schiaffeggiassero i bambini, sottoposti anche a punizioni violente. E’ quindi scattato per la titolare e le 5 collaboratrici la misura dell’obbligo quotidiano di presentarsi alla polizia e il divieto di esercizio della professione.
Asilo ,l’orrore delle maestre: tiravano oggetti contro i bimbi per farli cadere
Quel che sta emergendo è un pugno nello stomaco. Tra i metodi riscontrati coperti dai carabinieri ci sono anche atteggiamenti denigratori verso i piccoli. In alcuni casi si rasenta la crudeltà mentale: molti dei bimbi stavano imparando a camminare e sarebbero stati bersagliati dal personale con piccoli oggetti: le maestre li guardavano quindi cadere come birilli e poi li deridevano. E quando piangevano li ignoravano a lungo “anche per mezz’ora”, ricostruisce Repubblica on line. Sembra una scenggiatura da film dell’orrore. Purtroppo non un caso isolato.
Asilo, bimbi fatti cadere come birilli: le prime denunce
Le sei “maestre” sono di età compresa tra i 26 ed i 43 anni, tutte ritenute responsabili, nella loro qualità di educatrici, di reiterati maltrattamenti nei confronti di 17 bambini, da uno a cinque anni, ospiti della struttura. Le stagiste hanno riferito gli episodi cui avevano assistito al loro dirigente scolastico, il quale avrebbe immediatamente riferito ai carabinieri. L’installazione di telecamere nascoste e anche ulteriori testimonianze, anche dei genitori dei piccoli, hanno documentato l’orrore e ulteriori abusi.