Brasile, 400 arresti, ripreso il Parlamento. Meloni: incompatibile con dissenso democratico (video)
Dopo ore di caos totale in Brasile, con migliaia di persone che si sono riversate nel Parlamento, nella sede presidenziale e in quella della Corte Suprema, manifestanti che sostenevano l’ex-presidente Jair Bolsonaro contestando il risultato elettorale che ha portato alla presidenza Luiz Inacio Lula da Silva, la polizia brasiliana è riuscita, alla fine, a riprendere anche il controllo degli edifici istituzionali, secondo O Globo. Prima quelli della Corte suprema e della presidenza, poi anche la sede del Parlamento.
Granate stordenti contro i manifestanti in Brasile
Gli agenti hanno anche fatto uso di granate stordenti per costringere i manifestanti a uscire dalla sede del Congresso del Brasile.
La polizia brasiliana ha confermato l‘arresto di 400 persone in relazione all’assalto di Parlamento, presidenza del Brasile e Corte suprema da parte dei manifestanti che sostengono Jair Bolsonaro.
“Sono stato ieri sera al Planalto Palace e all’STF. I golpisti che hanno promosso la distruzione di beni pubblici a Brasilia sono stati identificati e saranno puniti – ha scritto Lula su Twitter. – Domani riprendiamo i lavori al Palazzo Planalto. Democrazia sempre. Buona Notte”.
Giorgia Meloni: solidarietà alle istituzioni del Brasile
“Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti – scrive su twitter il premier Giorgia Meloni commentando l’assalto dei sostenitori di Bolsonaro alle sedi istituzionali brasiliane a Brasilia. – Le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane”.