Capodanno a Milano, extracomunitario incendia il manichino di un poliziotto per fare festa (video)
Sarebbe un extracomunitario ecuadoriano l’autore del vergognoso gesto di Capodanno, a Milano, quando nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio una persona, supportata da un gruppo di amici, ha dato fuoco a un manichino vestito da poliziotto, cosparso di benzina. Un rituale “tradizionale”, in Sudamerica, a quanto pare, ma decisamente offensivo dalle parti nostre…
Nelle immagini diffuse su Telegram da Welcome to Favelas si vede un ragazzo avvicinarsi con una tanica al manichino, riempirlo di benzina e poi appiccare l’incendio. Il tutto nei pressi di un parco giochi. Poco dopo il fantoccio viene avvolto dalle fiamme e intanto si sentono delle urla di approvazione. La clip, diventata virale, è arrivata anche al vicepremier Matteo Salvini, che l’ha diffusa esprimendo la propria indignazione.
Il manichino del poliziotto incendiato a Milano “è cultura di odio”
“Immagini lesive e fortemente diseducative che, oltre a istigare all’odio, denotano il propagarsi di una cultura dell’antipolizia pericolosa per le nuove generazioni. Siamo certi che i colleghi della Digos identificheranno l’allegro piromane, avverso il quale intenteremo un’azione legale”, denunciano i sindacati di polizia, nella persona di Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap). Dai primi accertamenti della polizia sembrerebbe che l’autore del gesto – fatto in un quartiere periferico di Milano – sia un ragazzo ecuadoriano, che ha agito mentre un amico lo filmava col cellulare. Anche perché in Ecuador l’usanza è frequente nel giorno di Capodanno.
“Vedere esplodere un manichino che indossa i nostri colori d’istituto – dice Conestà – rievoca molto dolore, considerando che nostri colleghi sono saltati in aria davvero per alto senso del dovere e per gli ideali di legalità e giustizia. Il Presidente Mattarella nel suo messaggio di fine anno ci ha espresso vicinanza. Ci auguriamo che l’esecutivo a guida Meloni prenda spunto da questo messaggio di vicinanza per promuovere politiche che tutelino sempre più le forze dell’ordine e inaspriscano le pene per chi istiga alla violenza e all’odio nei confronti di chi indossa la divisa e rappresenta lo Stato”.