Carenza di farmaci, Schillaci rassicura: «Non serve fare scorte. Trenta quelli mancanti»

17 Gen 2023 17:55 - di Milena Desanctis
Schillaci

Per la carenza di farmaci «il problema davvero reale è su trenta medicinali. Seguiamo la questione e c’è un tavolo aperto». Lo ha detto all’Adnkronos Salute il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al termine della sua informativa sul tema in Commissione Affari sociali alla Camera. Sui farmaci mancanti «gli italiani possono stare tranquilli, non serve fare scorte» ha assicurato Schillaci.

Schillaci: «Comunicazione allarmistica»

In Commissione Affari sociali della Camera, il ministro ha osservato che sul tema della carenza dei farmaci «bisogna anche constatare che la comunicazione allarmistica di questi giorni sta generando quella che tecnicamente si chiama “carenza di rimbalzo”: l’accaparramento del farmaco da parte dei pazienti, preoccupati di avere a disposizione una scorta di un prodotto che sembrerebbe “a rischio”, rafforza il picco di domanda, e crea ulteriori tensioni nell’approvvigionamento».

Tavolo di lavoro permanente

«L’11 gennaio scorso – ha ricordato – ho convocato un tavolo di lavoro permanente sull’approvvigionamento dei farmaci per definire la reale entità del fenomeno» carenze «e indicare proposte risolutive». Tavolo allargato anche «ai Nas e ai medici di medicina generale». Quello che emerge è che, ha fatto notare il ministro, «una sovrapposizione di fenomeni di natura diversa (aumenti di costi legati alla situazione internazionale, picco di domanda per i farmaci “stagionali”, polarizzazione su poche molecole delle scelte terapeutiche proposte dai prescrittori per le malattie di stagione, coda delle difficoltà produttive legate alla pandemia da Covid) sta creando tensione nell’approvvigionamento di alcuni medicinali specifici, fondamentalmente antiinfiammatori, antinfluenzali e antibiotici».

«Revisione dell’impianto della lista dei farmaci carenti»

Visto il quadro corrente, ha annunciato Schillaci, «oltre a supportare le iniziative di comunicazione tese a chiarire la reale situazione delle carenze, si è già valutato di procedere, dopo questa fase di “crisi mediatica”, a una revisione dell’impianto della lista dei farmaci carenti, già discussa e concordata in sede di Tavolo Tecnico Indisponibilità presso l’Agenzia italiana del farmaco Aifa, con gli attori interessati: si provvederà ad espungere dalla lista principale tutti i farmaci di non significativa importanza. In questo quadro, sarà anche possibile definire e promuovere d’intesa con tutta la rete ulteriori iniziative formative e informative che aiutino ad aumentare l’accesso agli strumenti già disponibili (equivalenti, galenica, importazione). In prospettiva, inoltre, sono stati proposti anche altri interventi strutturali rispetto al tema degli aumenti di costi indotti dalla tensione internazionale: la rivalutazione dei prezzi dei farmaci al di sotto della soglia dei 5 euro, che sono a maggiore rischio di perdita di remuneratività, è ad esempio tra questi».

Schillaci: è mia intenzione estendere i divieti sul fumo

Schillaci poi si è soffermato in Commissione Affari sociali della Camera sul fumo. Contro il tabagismo l’obiettivo è quello di estende i divieti. Ma anche «creare una ‘generazione libera dal tabacco’, nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040».

«Intendo proporre – ha spiegato nel dettaglio Schillaci – l’aggiornamento e l’ampliamento dell’articolo 51 della legge 3/2003 (legge Sirchia contro il fumo ndr) per: estendere il divieto di fumo in altri luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori nei locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti non da fumo (sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato); estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina e ai device dei prodotti del tabacco riscaldato».

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