Pierferdinando Casini presenta il suo libro all’Auditorum – “C’era una volta la politica, Piemme) e l’evento diventa subito un caso politico per la folla di personaggi che accorrono all’invito. Una rimpatriata che ha unito vecchia e nuova Repubblica. Giuliano Amato e Gianni Letta e in prima fila i ministri Piantedosi, Fitto, Casellati, insieme al presidente del Senato, La Russa. Tutti convenuti per ascoltare “l’ultimo democristiano”.
Una sorta di abbraccio tra prima e seconda Repubblica
Lo racconta Mario Ajello sul Messaggero. “La parola «coesione» – scrive – è la più citata e a sentirla ripetere viene da pensare quanto riforme divisive – come quella dell’autonomia, non citata espressamente ma aleggiante – siano materia per niente in linea con le aspettative e con la visione del mondo e anzitutto del nostro Paese che anima questi rappresentanti dell’Italia istituzionale, imprenditoriale, dei partiti, delle professioni riuniti per il libro di Casini in una sorta di abbraccio tra Prima e Seconda Repubblica, tra ex Dc e Dc eterni, tra destra e sinistra e molto centro”.
Gli auguri speciali di Amato a Casini
E poi Ajello annota gli auguri profetici di Giuliano Amato a Casini: «ti auguro caro amico di stare bene perché nel 2029 ti potrebbe toccare il Colle». Quindi snocciola la lista dei presenti. “C’è il segretario generale Ugo Zampetti e nella prima fila anche l’imprenditore ed editore Francesco Gaetano Caltagirone, Gianfranco Fini molto salutato e apprezzato, La Russa e i ministri, il cardinale Re e Franceschini (altri Pd come l’ex ministro Orlando sono dietro), Monti e Alfano, il demitiano eterno Giuseppe Sangiorgi”. E ancora Mastella e Minniti, Boschi e Carfagna, Tabacci e Baccini, Ranucci e Guerini, Virginia Raggi che va via subito e Zingaretti, il cossighiano Naccarato e Riccardo Villari, Guido Viceconte e Mario Pepe, Rotondi e Libé, D’Alia e D’Onofrio, Cesa e Bertinotti in quota comunista e infiniti altri.
Casini e la sua visione “democristiana”
Solo un politico antico come Casini poteva riuscire a mettere insieme una platea così trasversale. Ma del resto trasversalità e dialogo, hanno sottolineato i relatori, sono i punti fermi della sua visione politica. Una visione molto democristiana ma che, a piccole dosi, tutti – da destra a sinistra – dicono di apprezzare. Ma di qui a metterla in pratica ce ne corre.