Caso Cospito, Foti: «Vogliono portare indietro le lancette della storia e tornare agli anni bui»
«Quanto è accaduto è sintomatico della poca avvedutezza di coloro i quali sono scesi in piazza con la violenza o altrove con attentati per cercare di forzare la mano». Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti è chiaro. Ad Omnibus si parla del caso Cospito. «Il 41 bis – continua ancora l’esponente di FdI – dev’essere comminato o tolto attraverso un bel preciso provvedimento e procedimento. Se si tenta di forzare la mano e si vuole dimostrare che la violenza induce lo Stato a cedere o essere condizionato si va fuori strada, si va nell’ambito della criminalità politica. Si vuole fare tornare indietro le lancette della storia ad anni bui che non vogliamo più vedere. E quindi si fa male innanzitutto alla causa che si pensa di sostenere».
Foti: «Nordio non ha bisogno di suggerimenti»
Foti poi sottolinea ancora: «Non sarebbe stato male che gli avvocati di Cospito a nome suo prendessero le distanze da questi eventi criminali». Quando poi gli chiedono che cosa si “aspetta possa fare il Guardasigilli?”, Foti risponde: «Il ministro Nordio non ha bisogno di suggerimenti esterni. Tentare di condizionare politicamente la decisione di Nordio sarebbe un’invasione di campo che personalmente e a nome di FdI non vogliamo fare».
Sull’Ucraina
Durante la trasmissione si parla anche di Ucraina. «Quando Zelensky venne ospitato in collegamento dal Parlamento italiano – sottolinea Foti – non c’è nessuno che non si alzò in piedi. La buona politica deve stare sempre dalla parte dell’aggredito. Questa è una di quelle guerre che non sono fatte con finalità economiche ma di egemonia e lo spirito zarista di Putin non ha prevalso grazie all’eroico coraggio del popolo ucraino. La posizione geografica dell’Ucraina può mettere a rischio la neutralità di altre nazioni dell’alleanza atlantica. Chi sta combattendo lo sta facendo per un bene che si chiama libertà».