“Così divento l’Uomo Ragno per i piccoli malati”: la storia di Mattia Villardita arriva a Montecitorio
«Non vedo bambini malati, vedo dei piccoli uomini che ogni giorno mi insegnano qualcosa d’incredibile»: parola di Mattia Villardita, che oggi a Montecitorio ha presentato il suo libro “Io e Spider-Man. Storia vera di un supereroe”. Accanto a lui il ministro delle Pari opportunità e della Famiglia, Eugenia Roccella, la giornalista e parlamentare di Noi Moderati Ilaria Cavo e alcune personalità del mondo ospedaliero e del volontariato.
Mattia Villardita a Montecitorio intervistato da Ilaria Cavo
Insignito da Mattarella del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «per l’altruismo e le fantasiose iniziative con cui contribuisce ad alleviare le sofferenze dei più giovani pazienti ospedalieri», Mattia Villardita è un volontario che si veste da supereroe e va nei reparti pediatrici degli ospedali di tutta Italia per portare un sorriso ai piccoli ricoverati.
Sfilato il costume dell’Uomo ragno, Mattia ha una vita ordinaria, con un lavoro da impiegato a Savona. Ma ha alle spalle il peso di una travagliata storia ospedaliera. «Dai 7 ai 22 anni sono stato un paziente negli ospedali», racconta a Ilaria Cavo, che ha curato l’incontro con i giornalisti a Montecitorio e che, da assessore alla Regione Liguria, aveva seguito e supportato le iniziative del ragazzo savonese.
“Quando è morto un bambino volevo buttare via il costume”
Ogni anno Mattia vede una media di 1.500 bambini l’anno. «La parte più difficile è quella emotiva, le emozioni che vivo sono molto belle ma spesso anche complicate perché ho a che fare con il mondo dell’oncologia, un mondo particolare e delicato che ha bisogno di tutto il rispetto del caso». Cita, tra i tanti momenti devastanti, la morte di uno dei piccoli pazienti. «Matteo è uno dei tanti amici che ci hanno abbandonato in questo percorso, il giorno in cui è morto volevo buttare via il costume. Quando la mamma di Matteo e l’ha saputo, mi ha rimproverato. Mi ha chiesto proprio lei di non smettere. A quel punto, ho capito che dovevo andare avanti. Anche per lui».
Il ministro Eugenia Roccella: “Il valore del volontariato”
«È difficile parlare come ministro – ha esordito nel suo intervento, il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella – ma voglio parlare come persona che ha a cuore il bene della comunità in cui vive. La politica può fare molto se accompagna un cambiamento che parte dalle persone e dalla società civile. C’è bisogno anche per fare politica di un costante dialogo con le forze vive della società civile e con le persone che hanno voglia di fare per gli altri come Mattia». Secondo il ministro Roccella, «il valore del volontariato in Italia è straordinario perché è un vero volontariato, ed è una ricchezza del nostro Paese. Quello che noi dobbiamo fare come politici è semplicemente alimentare e accompagnare questa tendenza che è già molto presente nel Paese e cercare di far rete organizzandola al meglio e non disperderla».
“La prima volta di Mattia in ospedale da Spider-Man? La reazione dei bambini fu fantastica”
«La prima volta che ho visto Spider-Man entrare da una porta finestra e ho visto quale reazione suscitava nei bambini è stato fantastico. Spider-Man è un esempio a cui penso quando, come tutti noi, mi lamento inutilmente», ha sottolineato nel corso della presentazione del libro Alberto Gaiero, primario di Pediatria dell’ospedale San Paolo di Savona dove Mattia ha iniziato la sua opera di volontariato.
Toti: “La Liguria è orgogliosa di Mattia Villardita”
«Siamo orgogliosi e grati per il sostegno che Mattia ha voluto dare alle iniziative alle persone in difficoltà Ci ha dato una grande mano», ha ricordato il governatore della Liguria, Giovanni Toti. «Le sue iniziative toccato il cuore e la mente delle persone della nostra Regione e spero anche in tutto il Paese».
Iron Nadia: “Io e Mattia non l’abbiamo data vinta al destino”
Nel corso della conferenza stampa, Mattia Villardita ha voluto chiamare un’altra super eroina (molto seguita sui Social con il nickname di Iron Nadia), Nadia Lauricella. «Le belle persone si nascondono», ha premesso Mattia facendola intervenire. «Ho letto il libro di Mattia – ha esordito Nadia, 29 anni da Racalmuto, senza braccia dalla nascita – e mi sono riconosciuta. Sono stata tanto tempo ricoverata all’Ospedale Gaslini, ma da me non è arrivato nessun supereroe. Grazie a una moto da cross entriamo negli ospedali per portare un po’ di gioia ai bambini. Io e Mattia – conclude Nadia commuovendo la platea – non l’abbiamo data vinta al destino.