Covid, avviata la procedura per la Commissione d’inchiesta, nascerà a primavera
Parte la procedura per la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione del Covid e sugli errori commessi che vedrà la luce molto probabilmente a primavera, svela all’Adnkronos Salute, Galeazzo Bignami, deputato Fdi e viceministro dei Trasporti e delle infrastrutture.
“È stata richiesta l’iscrizione all’ufficio di presidenza della XII Commissione Affari Sociali della Camera e ho avuto conferma che la prossima settimana verrà calendarizzato l’iter del disegno di legge. Poi si passerà al Senato.”
“I tempi? A primavera la Commissione deve assolutamente partire, dobbiamo capire cosa è accaduto tra il 2020 e il 2022 e approfondire”, sottolinea Bignami. Che avverte: “Non siamo disponibili a mettere un perimetro temporale, come qualcuno voleva fare. Dobbiamo indagare per bene e fare chiarezza su tutto:.
La lista delle questioni da chiarire sulla disastrosa gestione del Covid, in effetti, è lunghissima: “dall’assenza del piano pandemico ai verbali secretati – elenca Bignami – dalla carenza dei dispositivi alla gestione delle mascherine alle cure domiciliari negate. E non possiamo dimenticare quello che è successo in Val Seriana”.
“La Commissione parlamentare d’inchiesta può avere un senso, ma con l’obiettivo di migliorare la gestione attuale e il piano pandemico per il futuro – dice all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all’Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali. – Da cittadino dico che se ci sono state delle manchevolezze devono essere perseguite – precisa Andreoni – Suggerisco che in questo percorso che dovrà fare la Commissione ci sia anche una valutazione scientifica, ovvero un confronto con i tecnici che possono indicare le mancanze nella gestione e nell’organizzazione”.
“Sono stata forse una delle prime, insieme a pochi colleghi, ad auspicare che si costituisse una Commissione d’inchiesta” sulla gestione di Covid-19 in Italia – rivendica con un certo orgoglio, parlando con Adnkronos Salute, Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano. – Sono assolutamente d’accordo sul fatto che bisogna vedere chiaro su tutto il periodo pandemico, se non altro per poterci comportare meglio ed essere preparati in futuro”.
Teme che “si tratti di un ‘processo politico‘“, il neo-senatore del Pd, il virologo Fabrizio Pregliasco, una delle virostar più radicali e dei più chiusuristi che hanno fiancheggiato a lungo le scelte folli dell’ex-ministro della Sanità, Roberto Speranza. Ma, al contempo, Pregliasco, ritiene “importante che ci sia trasparenza e approfondimento” e, quindi, “ben venga” una Commissione parlamentare d’inchiesta, se questo è lo spirito con cui la si porta avanti “come insegnamento per il futuro”.
La Commissione d’inchiesta è certamente la cosa più giusta da fare. Il problema è da chi verrà composta commissione. Se come al solito verranno utilizzate le stesse persone che hanno gestito a livello politico o persone vicine a loro…NON SERVIRÀ ASSOLUTAMENTE A NULLA, SE NON A PARARSI IL POSTERIORE TRA LORO E COME SEMPRE FATTO!!!
finalmente. ritengo cosa giusta cercare la verità.