Crosetto: “Tutti forniremo batterie antimissili e mezzi a Kiev”. A Ramstein la Lega per l’Ucraina
Si è aperta presso la base americana di Ramstein, in Germania, l’ottavo incontro del gruppo di contatto per l’Ucraina a guida Usa. Che raccoglie circa 50 Paesi, tra alleati Nato e altri partner. “Bisogna passare dalle parole ai fatti nel più breve tempo possibile”. Parola del ministro della Difesa Guido Crosetto, presente all’incontro. Il ministro ha spiegato che ogni nazione contribuirà fornendo materiale militare (batterie antimissili e mezzi terrestri) per aiutare la difesa ucraina. Chiamata a fronteggiare il peggioramento del conflitto che rischia di esserci nei prossimi mesi. Verrà inviato, inoltre, materiale civile, come gruppi elettrogeni, tende e vestiario.
Crosetto a Ramstein: Passiamo dalle parole ai fatti
“Ogni giorno è importante per risolvere la crisi in atto”, ha detto Crosetto. “Ci aspettiamo nelle prossime settimane un inasprimento della guerra. Con un aumento esponenziale degli attacchi via terra. Che andranno ad aggiungersi a quelli missilistici portati dalla Russia in quest’ultimo periodo”. Ricordando che i russi hanno formato oltre 300mila nuove reclute, il ministro italiano ha assicurato che l’Italia farà la sua parte.
“Ho detto a Stoltenberg che L’Italia farà la sua parte”
“Ho ribadito a Stoltenberg (presidente Nato) che l’Italia, tra i protagonisti dell’Alleanza Atlantica, proseguirà nel sostegno all’Ucraina e al suo popolo. Continueremo a fare la nostra parte”, ha riferitoil ministro su twitter. “Non vi lasceremo soli di fronte a una vile aggressione. Siamo e resteremo al fianco del popolo ucraino a difesa di democrazia e libertà”, ha aggiunto parlando con il collega ucraino Oleksii Reznikov.
Austin (Usa): è un momento decisivo per tutto il mondo
A rappresentare Washington a Ramstein il segretario della Difesa Lloyd Austin. Che ha parlato di un “momento decisivo per l’Ucraina e per tutto il mondo. Ci incontriamo in un tempo molto difficile e turbolento. Ma percepiamo qui determinazione e unità”, ha detto. “È il momento di non cedere. Non smetteremo, non indugeremo e non esiteremo nell’aiuto dell’Ucraina”, ha concluso.
La Lega per l’Ucraina alle prese con un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev
La Lega per l’Ucraina, come è stata definita dallo stesso Austin, discuterà un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev. Un gruppo di nove Paesi europei (Estonia, Regno Unito, Polonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Slovacchia) hanno emesso ieri un comunicato congiunto. Nel quale si dicono disposti a fornire all’Ucraina mezzi pesanti, inclusi i carri armati. La Germania per ora si è dimostrata il Paese più scettico. E ha negato il permesso di esportare i suoi tank Leopard 2. “Abbiamo parlato anche sulla possibile consegna di Leopard. E ci sono buone ragioni a favore. E ci sono buone ragioni contro”, ha spiegato il neoministro della difesa tedesca Boris Pistorius.