È morto Adam Rich, Nicholas de “La famiglia Bradford” illuso da un successo sfumato in fretta

9 Gen 2023 11:49 - di Giulia Melodia
La famiglia Bradford

La famiglia Bradford e l’immaginario collettivo popolato dai suoi protagonisti tv, perdono il più piccolo della cucciolata mediatica: è morto a 54 anni Adam Rich, il piccolo Nicholas della fortunata serie di telefilm. A confermare il decesso dell’attore, avvenuto sabato nella sua casa di Los Angeles, è stato l’agente di Rich, Danny Deraney. Le cause della morte, come riporta il New York Times, non sono ancora state rese note.

Addio ad Adam Rich, indimenticabile Nicholas de “La famiglia Bradford”

A dispetto del successo della serie, non tutti i suoi protagonisti hanno avuto vita facile nel gestire una notorietà improvvisa e potente, che li ha portati dagli altari della fama alle polveri di una vita difficile. Molti di loro, infatti, hanno combattuto a lungo contro esistenze tormentate funestate da problemi con alcool e droghe. Da drammi economici e difficoltà di re-inserimento. Un percorso accidentato, quello battuto da alcuni degli attori principali del cast, che li ha catapultati dai sogni di gloria a un risveglio da incubo.

Un successo consumato velocemente

Come nel caso di Adam Rich, che aveva debuttato da ragazzino nel mondo dello spettacolo nel 1976 nella serie televisiva L’uomo da sei milioni di dollari, secondo IMDb, quando aveva 8 anni (era nato il 12 ottobre del 1968 a Brooklyn, New York). E che quando nel 1977 era arrivata La famiglia Bradford, aveva raggiunto già l’apice di un successo che si sarebbe rivelato ben presto fuggevole.

Adam Rich, guest star di diverse serie tv divenute “cult”

Presente nella serie fin dal primo episodio, ha continuato a interpretare il più piccolo della numerosa famiglia televisiva fino all’ultima puntata nel 1981. Indimenticabili, allora, il suo sorriso ingenuo. Quell’espressione acerba che trapelava da uno sguardo vivace stampato a favore di telecamera su un viso ricoperto di lentiggini e incorniciato dal celebre caschetto di capelli biondi. Negli anni successivi, il giovane attore prese parte come guest star a diverse serie tv, da Baywatch a Love Boat, fino a Chips e Fantasilandia.

La famiglia Bradford, e quel legame tra Nicholas e il papà televisivo

Titoli celebri che hanno nobilitato un curriculum oggi diventato “cult” e impresso un’accelerata alla sua carriera, poi arrestatasi di botto. Una carriera andata ad infrangersi contro il muro della crisi che ha fatto deviare il percorso di Adam Rich sulla strada dell’abuso di sostanze stupefacenti. Un drammatico cliché che ha portato l’attore su una strada che poteva essere senza uscita. Un destino che gli ha persino fatto rincontrare Dick Van Patten, il papà televisivo di Nicholas della Famiglia Bradford.

Una gioventù difficile, tra dipendenze e un arresto

In passato, infatti, Rich si era fatto curare per abuso di sostanze stupefacenti. E nel 1991 la polizia americana lo aveva arrestato perché sospettato di aver svaligiato una farmacia californiana. Fu in quell’occasione che Van Patten andò in soccorso del ragazzo, pagando la cauzione per farlo uscire di prigione (come riporta l’Orlando Sentinel ndr).

Serie cult e esistenze tormentate

Insomma, come già raccontato per i protagonisti di Il mio amico Arnold e per Erin Moran di Happy Days, non sempre il successo regala anche vite fortunate. E come rilevato in quei casi, anche per alcuni dei protagonisti de La famiglia Bradford non sempre il successo ha portato bene. A partire da Diana Hyland, l’attrice chiamata a interpretare il ruolo della paziente moglie di Tom, scomparsa prima delle riprese della seconda serie per un male incurabile.

Le alterne vicende di alcuni dei protagonisti de “La famiglia Bradford”

Un successo che non ha sorriso proprio a tutti, dal momento che, per esempio, l’attrice che impersonava Mary (Lany O’ Grady) è morta nel 2001 per una intossicazione da farmaci che ha fatto parlare all’epoca della dipartita di suicidio. Che i due maschietti minori della banda, Tommy e Nicholas, al secolo rispettivamente Willie Aames e Adam Rich, hanno avuto fin da giovanissimi problemi con alcol e droga…

L’America dei valori tradizionali a confronto con lo star system

Mentre la povera Susan della saga (Susan Richardson) combatte tuttora con i sintomi di una invincibile depressione e con uno stato di indigenza che la costringe a vivere in una roulotte. Destini che fanno a pugni con quanto ritratto tra le muira televisiva di quella americanissima Famiglia Bradford, specchio di un’America dei principi saldi e dai valori tradizionali indiscutibili.

Il successo di una serie, le iperboli esistenziali dei suoi protagonisti

Valori che fanno capolino ad ogni morale della favola previsto nella sceneggiatura seriale. E che, in ogni singolo episodio, per anni ha puntato sulle virtù del confronto. Sull’utilità del dialogo e sulle arringhe del mitico patriarca alle prese con uno dei suoi otto figli, di età compresa tra gli 8 e i 23 anni (rispettivamente dal più grande al più piccolo: David, Mary, Joanie, Susan, Nancy, Elizabeth, Tommy e Nicholas).

Quella vita dorata sullo schermo…

Tutti protagonisti di un successo sociologico, prima ancora che mediatico, che ha di diritto conquistato il cuore di milioni di spettatori di diverse generazioni nel mondo. Un successo che non ha sorriso proprio a tutti dal momento che, per esempio, l’attrice che impersonava Mary (Lany O’ Grady) è morta nel 2001 per una intossicazione da farmaci che ha fatto parlare all’epoca della dipartita di suicidio.

E i risvolti da incubo della realtà

E neppure ai due maschietti minori della banda, Tommy e Nicholas, al secolo rispettivamente Willie Aames e Adam Rich, che hanno avuto fin da giovanissimi problemi con alcol e droga. Mentre la povera Susan della saga (Susan Richardson) combatte tuttora con i sintomi di una invincibile depressione e con uno stato di indigenza che la costringe a vivere in una roulotte.

La famiglia Bradford piange l’ultimo lutto

Un epilogo triste, quello di diversi protagonisti della Famiglia Bradford che, una volta di più, contrasta con l’atmosfera positiva e i toni edulcorati della serie. Ingredienti che hanno condito con successo il seguitissimo serial. E che tanto hanno contribuito all’affermazione dell’intramontabile – per quanto datato – racconto tv, che oggi perde uno dei suoi più amati protagonisti.

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