È morto Juan Carrito, il giovane orso “mascotte” d’Abruzzo: un’auto lo ha investito a Castel di Sangro
È morto investito da un’auto Juan Carrito, il giovane orso marsicano diventato un mito per le sue scorribande nell’Abruzzo montano. La notizia è stata confermata dal direttore del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Luciano Sammarone, che si è detto «sconvolto, come se fosse scomparso un familiare».
Il direttore del Parco: «Sono sconvolto come se fosse scomparso un familiare»
Juan Carrito, ormai una sorta di mascotte della zona, è stato investito e ucciso a Castel di Sangro, nell’Aquilano, intorno alle 18.30 di oggi, «in un tratto – ha spiegato ancora Sammarone – dove c’erano le recinzioni e tutto quanto serve per la protezione di questi animali». «Stavamo lavorando per lui, fino a poco fa», ha detto ancora il direttore del Parco nazionale.
Juan Carrito investito a Castel di Sangro
Secondo quanto emerso, le condizioni di Juan Carrito sono apparse subito critiche e a nulla sono valsi i tentativi di salvarlo da parte dei soccorritori del Parco, intervenuto insieme alle forze dell’ordine, alla forestale e ai rappresentanti del Comune. Solo ieri Juan Carrito era stato avvistato nel territorio comunale, nonostante, visti il periodo e le temperature, ci si aspettasse che fosse in letargo.
Il giovane orso marsicano che faticava ad andare in letargo
Del resto, non era una novità: anche lo scorso anno il giovane orso aveva tardato a ritirarsi, facendosi vedere sulle piste da sci di Roccaraso, in una delle tante scorribande che lo hanno reso una presenza benvoluta, anche se un po’ impertinente, sul territorio.