Ecco perché il prezzo del gas scende ma le bollette salgono. “Colpa” dei calcoli di Arera
C’è il nuovo meccanismo di calcolo che tiene conto della media del mese rispetto al mese precedente, ideato dall’Arera, l’Autority indipendente che regola i prezzi sul mercato energetico, dietro allo strano caso del prezzo del gas che scende e delle bollette che, invece, salgono.
Proprio in seguito alla crisi che si è aperta dopo l’invasione russa dell’Ucraina – ma, in realtà, l’incremento dei prezzi parte addirittura dal novembre 2021 – l’Arera , ha deciso di intervenire sulle modalità con cui viene aggiornato il costo della materia prima.
Contrariamente a quanto accadeva in precedenza, le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso non sono più la base di partenza per il calcolo del prezzo del gas nel regime tutelato.
Il prezzo del gas viene, invece, ora fissato considerando la media dei prezzi del mercato all’ingrosso italiano.
La frequenza di aggiornamento dei prezzi ora è mensile e non più trimestrale.
E, quindi, all’inizio di ogni mese, come successo oggi per il mese di dicembre, l’Arera pubblica i valori di riferimento del mese precedente.
Questo meccanismo permette in teoria di non trasferire sulle bollette i costi di copertura del rischio. E anche di intercettare con maggiore rapidità ed efficacia i vantaggi derivanti da una diminuzioni delle quotazioni, come sta avvenendo in questa fase.
Il meccanismo di formazione del prezzo tiene conto della media del mese, confrontata con quella del mese precedente, e dato che nella prima metà di dicembre si erano registrati aumenti su novembre, il risultato finale è comunque un rialzo.
“Nella prima metà del mese di dicembre i prezzi erano alti, con prezzi intorno ai 130-135 euro a mwh, mentre nella seconda metà di dicembre, complice il clima e una percezione diversa della capacità dell’Europa di lavorare su questo settore e l’effetto degli stoccaggi più pieni del previsto, c’è stato un crollo significativo, oggi siamo a 80 euro al mwh”, sintetizza il presidente di Arera, Stefano Besseghini.
I primi effetti positivi sulle bollette, con un calo che inizierebbe a compensare la sequenza di aumenti che si è registrata negli ultimi mesi, potrebbero aversi alla prossima rilevazione per il mese di gennaio. Questo se la tendenza al ribasso delle quotazioni del gas naturale dovesse proseguire, o se quantomeno non si registrassero aumenti nella media del mese.
Tutto questo, naturalmente, si riferisce al mercato tutelato, considerando che quando si parla di tariffe regolate dall’Arera si sta parlando di questo particolare mercato e, non, quindi, del mercato libero.
Chi, invece, è nel mercato libero, la maggior parte degli italiani, deve aspettare che i contratti a tariffa variabile riflettano le variazioni dei prezzi di mercato oppure, nel caso di contratti a tariffa fissa, andare a cercare operatori che, nel frattempo, abbiano scelto di abbassare i loro prezzi.
Arera la rovina degli italiani. Così come funziona.