Meloni in Algeria, l’omaggio a Enrico Mattei. FdI: «Il più grande italiano del dopoguerra»
Sono giornate intense quelle di Giorgia Meloni in visita in Algeria. Il premier stamattina ha reso omaggio a Enrico Mattei nei giardini intitolati al fondatore dell’Eni. Ad accompagnarla nella visita il ministro dell’energia algerino, l’ambasciatore italiano ad Algeri Giovanni Pugliese e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. È stata deposta una corona di fiori ai piedi del monumento dedicato a Mattei.
L’inaugurazione del giardino dedicato a Mattei
L’inaugurazione del giardino intitolato a Mattei era avvenuta in occasione della visita di Stato in Algeria del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel novembre del 2021. Nel giardino che si trova nel cuore della capitale, e più precisamente nel Comune di Hydra, è collocata una targa in marmo bianco con in alto l’immagine incisa del volto di Enrico Mattei, con ai lati sia la bandiera algerina che quella italiana.
Meloni rende omaggio a Enrico Mattei
La visita di Giorgia Meloni rappresenta un gesto simbolico voluto anche per lanciare, il “Piano Mattei” per l’Africa, tra gli obiettivi strategici fin dal momento del suo insediamento. Il presidente del Consiglio ha incluso durante la sua visita un passaggio al “Bastion 23”, una Fortezza-Museo affacciata direttamente sul Mediterraneo. Si tratta della prima esperienza di recupero di un complesso storico restituito al pubblico completata in Algeria dall’indipendenza.
Meloni in visita alla fortezza-museo
L’iniziativa, divenuta un “modello” di conservazione del patrimonio algerino e di collaborazione nel campo dell’archeologia e del restauro tra Italia ed Algeria, è stata finanziata con fondi della Cooperazione Italiana nel 1994. La struttura è uno dei monumenti storici più importanti di Algeri e rappresenta, inoltre, una delle ultime testimonianze che attestano l’estensione della Casbah verso il mare prima dell’arrivo della presenza francese.
L’incontro con con Tebboune
Subito dopo, Meloni ha raggiunto il palazzo presidenziale di Algeri per l’incontro con il Presidente della Repubblica Abdelmadjid Tebboune, con il quale ha presenziato alla firma di cinque accordi che vanno proprio nella direzione di aprire nuove opportunità di sviluppo per i due Paesi.
Antoniozzi e Giordano: «Passo in avanti importante, si ripercorre la strada di Mattei»
«Giorgia Meloni – affermano i deputati di Fratelli d’Italia, Alfredo Antoniozzi e Antonio Giordano – ripercorre la strada di Enrico Mattei, forse il più grande italiano del dopoguerra, costruendo ponti concreti con l’Africa come via di straordinaria geopolitica».
L’incontro – si legge nella nota – «oltre al significato assai simbolico dell’omaggio al presidente dell’Eni, recupera quanto affermato in sede di insediamento dal nostro primo ministro in materia di bilateralità commerciale e strategica con il Corno d’Africa. Una piattaforma di accordo quadro che interessa non solo l’approvvigionamento energetico ma anche la possibilità di governare il flusso migratorio e di essere avanguardia in una nuova politica di sostegno verso il continente africano».
«Abbiamo dimezzato la dipendenza dal gas russo»
I due parlamenti di FdI aggiungono: «Abbiamo più che dimezzato la dipendenza dal gas russo con benefici sia nella riformulazione del prezzo da parte di Mosca, sia per le conseguenze evidenti sul loro Pil che potrebbero incidere nei negoziati per la pace. Meloni ha richiamato a un Mediterraneo fulcro di sviluppo e pace che passi attraverso una cooperazione e abbandoni quella visione di colonialismo che Enrico Mattei denunciava. Siamo certi che l’Italia oggi possa guidare l’Europa – proseguono Antoniozzi e Giordano – verso un cambiamento culturale e politico nei confronti dell’Africa che sarà in grado di portare benefici indubbi a tutti gli attori protagonisti e alla visione policentrica della politica estera che veda l’Africa come interlocutrice paritaria di opportunità e sviluppo».
Ecco in diretta da Algeri la cerimonia di firma di accordi e, a seguire, le dichiarazioni alla stampa del Presidente Meloni
con il Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare
TebbouneAmadjid