Insetti a tavola, attenti a caramelle e bevande rosse: possono contenere polvere di cocciniglie
Insetti a tavola, no grazie. Dopo la polemica che ha visto il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio scagliarsi contro l’attrice Nicole Kidman si schiera anche lo chef Filippo La Mantia che continuerà ad usare i prodotti locali perché, afferma all’Adnkronos, “non mi faccio assolutamente attrarre da questo tipo di alimentazione”.
La Mantia: insetti? Preferisco frutta, verdura, carne e pesce
“E’ ovvio – spiega lo chef – che gli insetti hanno rappresentato sempre una fonte di nutrizione per gli indios, per le tribù, per le popolazioni del Sudamerica e per l’Asia. Però io, dal punto di vista culturale, preferisco approfondire sempre e a tutti i costi il consumo di materia prima autoctona, la mia materia prima: frutta, verdura, carne e pesce”. La Mantia commenta così il via libera dell’Ue alla commercializzazione della polvere del grillo domestico, arrivato da Bruxelles nei giorni scorsi.
L’Ue ha approvato l’utilizzo della polvere di grillo
L’Unione europea ha approvato l’utilizzo di questa polvere in vari alimenti, tra cui pane, cracker, grissini, barrette ai cereali, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre o anche nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale.
Il 54% degli italiani contrario agli insetti a tavola
La Mantia non è certo il solo a dirsi contrario agli insetti a tavola. Lo è anche il 54% degli italiani mentre solo il 16% si dice favorevole. Ma il punto è che la polvere di insetti è già utilizzata in alcuni cibi e bevande e noi neanche lo sappiamo. Lo spiega un servizio della Stampa. “Avete presente i prodotti e soprattutto le bevande rosso rubino? – scrive il quotidiano – Non sempre sono coloranti vegetali come ad esempio la rapa a dar loro quella tinta accesa. A volte, in passato molto più spesso, viene usato un estratto di cocciniglia per ravvivare caramelle, yogurt alla fragola, succhi ai frutti rossi, bitter e liquori come l’Alchermes delle origini”. La polvere di cocciniglia è alla base del colorante E120. Troviamo questa sostanza utilizzata nel campo alimentare ma anche in prodotti di cosmesi, a volte anche per tingere i tessuti.
Il consumo inconsapevole di insetti: 500 grammi in media ogni anno
Infine, secondo uno studio condotto quattro anni fa dal Centro per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Università Iulm di Milano “sono pochi gli italiani a sapere che ogni anno in media il consumo inconsapevole di insetti si aggira sui 500 grammi. Questi animali sono dei contaminanti alimentari comuni e la legge italiana ne tollera una piccola percentuale”.