Italo Bocchino zittisce la Gruber: “Ti devo contraddire, la flat tax è stata introdotta dal Pd” (video)

11 Gen 2023 8:39 - di Gabriele Alberti
Italo Bocchino

Italo Bocchino contro tutti. Come al solito, nel salotto di Otto e mezzo da Lilli Gruber, al direttore editoriale del Secolo d’Italia spetta “portare la croce” di difendere il premier Meloni e le scelte del governo dall’assalto dei vari Travaglio, Scanzi, Montanari ed altri ospiti schieratissimi. Spesso, con calma olimpica ha la meglio, si prende la parola e dà una lettura pacata e ragionevole sulle questioni che gli sottopongono, rintuzzando posizioni preconcette e faziose.  E’ accaduto anche nella puntata del 10 gennaio. “Mi dispiace dovervi contraddire”, esordisce  Italo Bocchino quando la conduttrice introduce il tema flat tax, addebitandola al governo Meloni, in quanto “bandierina” della Lega. Alt, le cose vano dette tutte e con ordine.  “Sulla Flat tax c’è una disinformazione in corso. Sapete chi ha introdotto la Flat tax nel sistema fiscale italiano? Un governo a guida Partito democratico. Era una Flat tax fino al 50%. Dopodiché è arrivato il governo Conte  che ha fatto uno scalone di aumento passando da 40 a 65mila euro”.

Bocchino contro tutti dalla Gruber: “La flat tax introdotta da Renzi e poi da Conte”

Gruber, Tabarelli, Scanzi e Lina Palmerini, economista, si agitano, giustificano, rimangono spiazzati. Si possono giudicare le misure e avere posizioni diverse, ma la consecutio temporum vale anche per la politica. La flat tax posta la firma di Renzi prima e di Conte poi, ribadisce di nuovo Italo Bocchino. “E ora arriva Meloni e se ne parla come della madre di tutte le sventure. Non ve ne eravate accorti prima?”. Gruber allora, visto che il tema si è incanalato in una via senza uscita, cambia argomento e si passa a parlare dell’inflazione. Argomento sul quale i profeti di sventura si cimentano con la tentazione di farne un binomio con le misure della legge di Bilancio. Allora il direttore editoriale del Secolo sbotta:

Italo Bocchino: “Meloni ha ereditato una casa piena di crepe”

“Alla Meloni  è stato consegnato un Paese con l‘inflazione a doppia cifra e sarà in calo; con i Bot al 4% sul mercato, mentre precedentemente erano allo 0,9-1%. I tassi d’interesse sono al 2% deciso dalla Bce mentre prima erano a zero. La verità è che la Meloni ha ereditato una casa piena di crepe e adesso si dice: guarda, è pieno di crepe”. L’analisi non fa una grinza. Interviene la Palmerini: “Ma come fa a dire che la casa è piena di crepe, se abbiamo la crescita al 9%?. La crescita risponde Bocchino è stata “pagata dallo Stato con il Bonus 110%”. Se non è una casa piena di crepe questa… E in ultimo, “perché non dite che la Flat tax l’ha introdotta il Pd?”…

 

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