La Folliero segreta: “Calci a chi ha provato a molestarmi. Meloni è forte, una conquista delle donne”
Emanuela Folliero, volto storico della tv italiana, in una lunga interista alla Verità ripercorre la sua carriera, le sfide per imporsi come donne bella e capace nello show business, le lotte per tenere alla larga i “molestatori” di cui oggi si fa un gran parlare con il “Me too“, per poi esprimersi anche sulla politica con un “endorsement” in favore di Giorgia Meloni.
Emanuela Folliero, il governo e l’avvento di Giorgia Meloni
Emanuela Folliero, dal suo osservatorio di giornalista e conduttrice, parla dell’Italia come un paese in declino. “Manca il lavoro, non è una cosa da poco. Confido molto nel nuovo governo perché la situazione possa cambiare”. Poi dichiara di avere fiducia nel nuovo governo, pur non avendo mai preso posizioni politiche pubbliche. “Giorgia Meloni mi piace molto, ed è raro che io mi esponga. Però mi sono informata e ho studiato, prima di votare. Ho letto anche il suo libro. Ha sempre masticato politica, fin da ragazza. Si applica, ci mette il cuore, sa le lingue e si dà da fare. Non è tanto questione di destra o sinistra, ma della persona. La conosco personalmente da anni, è sempre attenta e disponibile. Mi ha colpito molto la velocità con la quale ha risposto al mio messaggio di congratulazioni quando è stata eletta. E una donna presidente del Consiglio è una conquista”.
La difesa della dignità femminile e il “Me too” di allora
Gli inizi, la scuola di dizione, la bellezza i tanti concorsi vinti, fino a Miss Italia: “Quella però prima di tirarla fuori ho dovuto compiere 30 anni, perché sono molto timida”, racconta la Folliero alla Verità. “Lavoravo come fotomodella. Poi mi presero come attrice per la serie “Licia dolce Licia”, con Cristina d’Avena…”. Poi Telenova, Mediaset, il passaggio al giornalismo ma sempre con un profilo estetico importante.
“Sono sempre stata molto magra e con un seno importante. Avevo una passione per la danza classica, e mi diedero il benservito proprio per quello. Quindi ben presto è diventato un problema, più che un valore. E poi all’epoca c’erano le ragazze Cin Cin, e non esistevano vie di mezzo tra il tailleur e loro. Pian piano sono cambiata io, fidandomi di più di me stessa, e sono cambiati pure i tempi…”.
Il successo del suo calendario senza veli fu enorme, così come i bagni di folla e le molestie degli uomini. “È capitato anzi che mi affiancassero la security, per stare in mezzo alla folla. Si ricorda la giornalista a cui toccarono il sedere in diretta e fece scandalo? Non sa quante volte mi è successo, ma io mi son sempre difesa o con un bel calcio o con le parole. Il rispetto prima di tutto e a qualunque costo”.