Lazio, Rocca: “Faremo cadere la maschera. Ci hanno lasciato una situazione economica pesante”
“Andremo a governare questa regione, non faccio particolari promesse, ma faremo cadere la maschera. Ci hanno lasciato una situazione economica davvero pesante”. Motivato, idee chiare, priorità bene in mente. Così, Francesco Rocca esordisce nel corso della conferenza stampa di presentazione dei candidati della Lega per il Lazio, presso l’hotel Barcelò Aran di Roma. “Abbiamo oggi il grande trucco dei conti”, dice ancora sull’addizonale Irpef della Regione che si candida a governare. Tema sul quale anche in precedenza aveva chiarito: “Si continua a parlare del debito della sanità quando dal 1995 ad oggi il centrodestra ha governato per solo 7 anni e mezzo. Se l’addizionale Irpef che -viene raccontato ai cittadini- è destinata a pagare il debito della sanità, in realtà 300 milioni vengono destinati al Cotral… Qualcosa non mi torna”.
Lazio, Rocca: “Renderemo accettabili le liste d’attesa”
Bene intenzionato a far “cadere la maschera”, Rocca snocciola altri impegni che vole prendere con gli elettori del Lazio. Unno soprattutto, essenziale: “Burocrazia zero è il mio impegno. Dobbiamo facilitare il lavoro degli amministratori regionali”. Di seguito, prioritario diventa un vulnus del sistema sanitario che Zingaretti, D’Amato e sinistra tutta non sono riusciti a sanare: “Sulla sanità i numeri sono impressionanti, in 12 mesi voglio riportare le liste di attese a termini accettabili”, ha ribadito nel corso della conferenza stampa.
Lazio, Rocca: “Affronteremo la sfida con trasparenza”
“Affronteremo la sfida con trasparenza, entusiasmo e capacità”. Così Francesco Rocca batte la carica per questa campagna elettorale dove il tema sanità sanitaria sta tenendo banco. A tal riguardo l’ormai ex capo della Croce Rossa ha chiuarito in un’intervista: “Sulla pandemia con D’Amato abbiamo lavorato bene insieme, ma non può essere il Covid il test per valutare quanto una persona abbia lavorato bene o male. Guardiamo i 10 anni in cui Alessio D’Amato, sostanzialmente prima con altre vesti e negli ultimi 5 come assessore, ha guidato la sanità. Non è un mio giudizio, ma lo vada a chiedere ai cittadini, si faccia un giro negli ospedali, parli con gli operatori sanitari, infermieri e oss e poi si darà una risposta”.
“D’Amato parli con i cittadini. Basta dire che ‘tutto va bene'”
“Dobbiamo ripartire dalla regolarità e trasparenza nei pagamenti. Sulla Sanità potremmo aprire tutto un capitolo rispetto alla trasparenza. Oggi nel Lazio abbiamo 7 aziende ospedaliere che generano deficit, frutto di una cattiva gestione. Le liste d’attesa sono interminabili. Pensate che ci vogliono in media 30-40 giorni per operare un tumore maligno. Si tratta di dati pubblici del Ministero della Salute. Ho amministrato per molti anni aziende ospedaliere e sanitarie. Non possiamo continuare a sentirci dire che ‘va tutto bene’. Ma tutto questo basterebbe chiederlo alle famiglie che vivono il disagio, ad esempio, quelle che si prendono cura dei pazienti psichiatrici. Dal 2005, per loro come per tanti altri, non ci sono state risposte concrete”.
“Vorrei una campagna all’insegna del fair play, ma…”
“Anche sull’assistenza domiciliare – aggiunge – è necessario efficentare il sistema. Davvero vorrei una campagna all’insegna del fair play, ma non posso non sottolineare le gravi storture esistenti”. Ancora: “Il tema delle barelle è imbarazzante – prosegue – Così come, nel 2023, l’organizzazione del trasferimento dei pazienti via fax. In questi ultimi 10 anni si poteva tracciare almeno il solco di un percorso. Non ci si può nascondere dietro alle carenze finanziarie. Mi impegno a essere corretto e trasparente nella presentazione delle necessità. Il dopo Covid è sotto gli occhi di tutti. Inutile nascondersi”.