Lazio, sondaggio “Ipsos”: Rocca avanti di 7 punti. Fratelli d’Italia svetta tra i partiti

26 Gen 2023 9:06 - di Michele Pezza
Rocca

Una settimana fa, presentando la lista di Fratelli d’Italia in Lombardia, Daniela Santanché esortò i candidati a non cullarsi sui sondaggi e a impegnarsi in campagna elettorale. Lo stesso vale per il Lazio, l’altra regione chiamata al voto il 12 e 13 febbraio prossimi. Qui – si legge nel sondaggio Ipsos effettuato da Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera – il candidato del centrodestra Francesco Rocca è avanti con il 41,2 per cento. Un vantaggio che non sbaglieremmo a definire rassicurante a poco più di due settimane dal voto, ma che è meglio catalogare come semplicemente incoraggiante. «La partita non può dirsi ancora chiusa», avverte infatti il sondaggista.

Lo scrive il Corriere della Sera

È vero, tuttavia, che il principale compito di Rocca è amministrare il «corposo» vantaggio. Dietro di lui, infatti, Alessio D’Amato, candidato di Pd e Terzo polo è al 34,1 per cento mentre ancora più staccata (19,6 per cento) risulta Donatella Bianchi, espressione del M5S. Il candidato della coalizione di centrodestra – sostiene il sondaggio – può ancora crescere. Egli infatti sconta la minore notorietà rispetto a D’Amato, che è assessore uscente alla Sanità. Tanto è vero che quest’ultimo ha un 1,2 per cento in più rispetto al totale delle liste a suo sostegno, mentre il primo ha l’1,8 per cento rispetto al 43 dell’intera coalizione.

Le quotazioni di Rocca possono crescere ancora

Questo lascia intendere che le quotazioni di Rocca sono destinate a crescere man mano che si consolida la sua notorietà presso gli elettori. Quanto alle stime del sondaggio relativamente alle singole forze politiche, risulta netto e incolmabile il vantaggio di Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni è infatti al 29,5 per cento. Secondo è il Pd con il 21,2 mentre il M5S non va oltre il 15,7 per cento. Nel centrodestra, Lega e Forza Italia sono praticamente appaiate rispettivamente al 5,3 e 5,2 per cento. Un po’ meglio va il Terzo polo (6,5). Il resto se lo contendono le liste minori presenti in tutte le coalizioni.

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