L’Ucraina respinge l’«ipocrita» tregua di Putin. Biden: «Mosca cerca solo un po’ di ossigeno»
«Tenete l’ipocrisia per voi». Kiev ha risposto così all’annuncio di Mosca della tregua per il Natale ortodosso ordinata da Vladimir Putin e accompagnata con una richiesta alla «parte ucraina» a fare lo stesso. Il messaggio è arrivato su Twitter da Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensnky, e ha trovato appoggio in Occidente. Dal presidente Usa, Joe Biden, al ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, fino al nostro sottosegretario all’Attuazione del programma di governo, Giovanbattista Fazzolari, infatti, diverse voci hanno sottolineato l’opportunismo sfacciato della decisione del Cremlino, ricordando anche che non ha dimostrato la stessa sensibilità in occasione del Natale cattolico.
L’Ucraina a Mosca: «Tenete per voi l’ipocrisia»
Nel suo tweet Podolyak ha sottolineato che «primo, l’Ucraina non attacca il territorio straniero e non uccide i civili, come fa la Federazione russa. L’Ucraina distrugge solo i membri dell’esercito di occupazione sul suo territorio. Secondo, la Russia deve lasciare i territori occupati, solo allora ci sarà una “tregua temporanea”». Quindi, «lasciate stare l’ipocrisia», è stata la conclusione del ragionamento.
Biden: «Putin cerca solo un po’ di ossigeno»
Joe Biden, premettendo di essere riluttante a rispondere a qualsiasi cosa dica Putin», nel corso di un incontro con la stampa alla Casa Bianca ha comunque spiegato di aver trovato la questione «interessante». Putin «era pronto a bombardare ospedali, asili nido e chiese il 25 dicembre e a Capodanno», ha aggiunto, concludendo che il leader russo «sta cercando un po’ di ossigeno».
Fazzolari: «Una provocazione vergognosa: durante il Natale cattolico ha bombardato»
Di «provocazione vergognosa» ha poi parlato Fazzolari. «Il Putin che chiede la tregua per il Natale ortodosso è lo stesso Putin che ha fatto bombardare l’Ucraina anche il 24 e 25 dicembre?», ha chiesto l’esponente del governo, sottolineando che «con questa vergognosa provocazione Putin intende ribadire che la Russia non ha alcun rispetto per le tradizioni e la cultura degli altri Stati europei e che non riconosce al popolo ucraino neppure il diritto di festeggiare il Natale insieme alla Chiesa cattolica e alle altre Chiese ortodosse che utilizzano il calendario gregoriano». «La tregua per il Natale ortodosso che segue ai bombardamenti durante il Natale cattolico – ha concluso Fazzolari – rappresenta uno dei livelli più bassi raggiunti dal regime putiniano».
Berlino: «Se volesse la pace, porterebbe a casa i suoi soldati»
È stata il ministro degli Esteri tedesco, poi, a sottolineare che il «cosiddetto» cessate il fuoco ordinato da Putin è un passo che «non porta né libertà, né sicurezza per i civili che ogni giorno vivono sotto l’occupazione russa». «È per questo che continueremo a sostenere gli ucraini, in modo che possano vivere in pace e in condizione di tornare ad autodeterminare il loro futuro», ha aggiunto. «Se Putin volesse la pace, porterebbe a casa i suoi soldati e la guerra finirebbe. Ma apparentemente vuole continuare la guerra, dopo una breve interruzione», ha concluso Baerbock in un tweet.