Meloni, 100 e lode. “Già centrati 5 progetti: l’Italia è ripartita, lo spread cala, sono ottimista”
Cento giorni di me e di te, canterebbe Claudio Baglioni, cento giorni di voi e di me sarebbe la canzone di Giorgia Meloni se potesse mettere in rima i suoi primi tre mesi al servizio degli italiani. Mesi non facili, in un contesto difficile, ma anche mesi di obiettivi tracciati per il futuro e di obiettivi raggiunti da subito. “Il bilancio di questo lavoro a palazzo Chigi, che è una maratona e non sono certo i cento metri, lo voglio tirare alla fine di questo percorso. Io posso dire che sono ottimista”. Usa una metafora sportiva, il premier Giorgia Meloni in diretta sui social parlando dei primi 100 giorni alla guida del governo, facendo riferimento alla gara di velocità per eccellenza, i cento metri dell’atletica leggera, metafora utilizzata in mattinata anche dal suo “consigliere” principale, il sottosegretario Fazzolari, in un’intervista al Corriere. Il governo del Paese, vuole intendere la Meloni, è una maratona lunga e difficile, non certo il fuoco fatuo ed effimero dei successi iniziali.
Negli “appunti” di Giorgia, l’energia, gli anziani, la politica estera
Nel suo consueto appuntamento domenicale con gli elettori, su Fb e Twitter, la Meloni elenca i cinque obiettivi già raggiunti in soli tre mesi di governo: Patto per la terza età, ddl sulla Giustizia; Progetto Stazioni sicure; incontri in Algeria e Libia per fare dell’Italia l’hub energetico d’Europa; Contrasto all’immigrazione irregolare”, punti indicati nel video con l’icona ‘visto’. Meloni considera i primi 100 giorni di governo propedeutici a una legislatura che possa arrivare fino alla fine.
Meloni e i 100 giorni di lavoro e di ottimismo
“Il governo ce la sta mettendo tutta e continuerà a mettercela tutta. Con piccole iniziative necessarie, lavorando con determinazione e dedizione. Sono ottimista”, aggiunge la Meloni nei suoi canali social dedicati alla rubrica “gli appunti di Giorgia”. “La situazione in Italia -ha assicurato- è molto più solida di quanto si voglia credere, di quanto dicano alcuni che magari sperano che le cose vadano male per ragioni, diciamo così, di opposizione politica… ma se poi si vanno a guardare i dati e io sono una che guarda i dati, si scopre che questa Nazione ha una grande capacità di resistere e reagire. Allora guardo quei dati e dico che le cose non vanno così male come alcuni vorrebbero o spererebbero o dicono…”.
L’economia in ripresa e quello spread che cala ancora
‘L’ottimismo della Meloni è dato anche dalla solidità degli indicatori economici. “Se io volessi misurare l’andamento dell’economia italiana per come è stata misurata gli ultimi anni, ovvero con lo spread, considerato il più grande metro di giudizio per valutare il nostro stato economico, negli ultimi 100 giorni lo spread è sceso da 236 a 175 punti base e la borsa italiana ha registrato un aumento del 20%. La Banca d’Italia stima che nel secondo semestre del 2023 l’economia italiana sarà in netta ripresa e che quella ripresa si stabilizzerà nel 2024-2025 e che l’inflazione tornerà a livelli accettabili. La realtà che abbiamo di fronte, soprattutto se sappiamo lavorare bene, è una realtà per al quale possiamo avere ottimismo’‘. Il premier poi tocca il nodo della giustizia.
La riforma della giustizia e il dialogo con Nordio
“Ho lungamente parlato con il ministro Nordio nei giorni scorsi, che è impegnato a lavorare su una riforma seria e ampia della giustizia. Una riforma, ha spiegato Meloni ”che possa garantire tempi certi e un sistema efficiente”. ”In questi giorni si è parlato tanto sui giornali della cosiddetta procedibilità d’ufficio e abbiamo deciso di intervenire. Il ministro Nordio è impegnato a lavorare su una riforma della giustizia che possa garantire, da una parte, i tempi certi e un sistema efficiente, dall’altra, il massimo delle garanzie per chi è sotto processo e indagine. Ma dall’altra parte si vuol garantire anche il massimo delle garanzie che quando vieni dichiarato colpevole sconti la pena. Questo è il modello che noi abbiamo in mente sul quale abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare”.
L’obiettivo centrato di rendere le “stazioni sicure”
‘C’è spazio, negli appunti, anche per un primo bilancio sul fronte della sicurezza. “Sono contenta che il ministro Piantedosi abbia avviato un altro progetto che considero significativo, chiamato ‘Stazioni sicure’, con una mobilitazione molto importante di forze dell’Ordine con controlli a tappetto nelle principali stazioni italiane. Si è partiti da Milano, Roma, Napoli, con un dispiegamento di migliaia di uomini che ovviamente sono chiamati a controllare quello che accade, perché non è normale che si debba avere paura di prendere il treno quando è buio, o che i turisti debbano avere come prima immagine della città il degrado che si vive nella stazione”.
La priorità degli anziani e la nuova legge approvata in Cdm
‘Il Patto per la terza età è un disegno di legge molto importante varato dal Cdm, che mi dispiace, non abbia avuto la giusta attenzione. Dove non ci sono altre possibilità, deve esserci lo Stato con la sua rete di associazioni e assistenza sociale e sanitaria”. Con queste parole la Meloni ha esplicitato uno degli obiettivi raggiunti. “Una società giusta -ha sottolineato Meloni- non può non partire dall’attenzione ai suoi anziani”.
La politica estera e l’immigrazione
Novità importanti anche sul fronte dell’immigrazione: “Noi abbiamo fatto con la Libia un accordo sull’immigrazione irregolare per fermare le partenze. E’ una materia che non si risolve in una settimana. Noi stiamo cercando di coinvolgere anche l’Unione europea. La difesa delle frontiere esterne oggi è la priorità”. Poi Giorgia Meloni annuncia: ”Prima del Consiglio europeo del 9-10 febbraio io sarò nelle principali capitali europee per sostenere la posizione italiana e fare passi avanti sul tema delle rotte nel Mediterraneo centrale ”.
I successi del governo Meloni sull’energia nei primi 1oo giorni
L’ottimismo, dopo mesi di paura, trapela anche sul fronte energetico, nonostante la guerra in corso e l’embargo alla Russia. “Con un po’ di intelligenza , con un lavoro di cooperazione fatto bene, con risorse spese nel modo giusto, l’italia può diventare la porta di approvvigionamento energetico dell’Europa. Vuole dire non solo una centralità diversa in Europa. ma anche posti di lavoro, tecnologia, innovazione, rimettere l’Italia dove deve stare, cioè al centro del Mediterraneo”, ha detto il premier. “Il prezzo del gas, dopo l’iniziativa europea del tetto, su cui l’Italia ha avuto un ruolo fondamentale, sta continuando a scendere. E penso che nelle prossime settimane finalmente vedremo i risultati di questo lavoro lunghissimo”.