Metsola sul soggiorno nella Spa a 5 stelle pagato da un consorzio francese: “Rispettate le regole”
La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola “ha seguito la prassi consolidata fino ad ora e l’interpretazione delle regole applicate dai servizi del Parlamento” per il suo ufficio per il quale “ci sono considerazioni diverse, dovute alle implicazioni sulla sicurezza e sul protocollo che vanno valutate e che non si applicano ai deputati”.
Lo afferma in una precisazione il portavoce del Parlamento europeo Jaume Duch in risposta alle critiche per un pernottamento in un centro benessere hotel d’epoca cinque stelle in Borgogna, in Francia, in compagnia del marito. Il portavoce ricorda che in quell’occasione la Metsola “è stata invitata a intervenire all’evento per parlare dell’importanza della protezione della gastronomia europea” e che comunque “la Presidente ha deciso di rompere con la pratica consolidata degli ex Presidenti e di registrare tutte le dichiarazioni relative al suo ufficio il più rapidamente possibile al fine di evitare dubbi e aumentare la trasparenza”.
Ecco dove ha soggiornato la presidente del Parlamento europeo
La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola è stata chiamata a spiegare, per il momento solo dalla stampa, un pernottamento nell’albergo a cinque stelle Le Cep a Beaune, in Borgogna, in Francia, in compagnia del marito, un soggiorno non dichiarato pienamente all’istituzione che rappresenta.
Il costo del pernottamento, e di una ricchissima cena di cinque portate, lo scorso ottobre, è stato pagato da un consorzio del vino francese, la Confrérie des Chevaliers du Tastevin, ha reso noto Politico, notizia confermata dal portavoce della presidente. “Non è stato un errore. Nessun Presidente parlamentare prima di me ha mai fatto questo passo”, ha dichiarato all’Handelsblatt assicurando la sua intenzione di “rompere con la tradizione e di rendere noto tutto”.
Nel contesto del Qatargate, Metsola aveva reso noto il viaggio ma solo lo scorso 11 gennaio, oltre il termine della fine novembre richiesto dalle norme dell’Europarlamento. E non che ad accompagnarla vi era il marito, come avrebbe dovuto fare secondo le regole dell’Europarlamento. Metsola ha anche reso noti, solo la scorsa settimana, 125 regali ricevuti, con una dichiarazione oltre i termini previsti dalle norme. Anche se la