Certo, ha ammesso Popkov, le apparecchiature utilizzate adesso sono più moderne. “Io sono in prigione da almeno 10 anni, ma penso che non sarà così difficile apprendere le novità velocemente”, ha detto precisando che, passati i mesi freddi di gennaio e febbraio, si arruolerebbe “senza esitazione”.
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Attaccando un “edificio residenziale a Dnipro”, la Russia “continua a mostrare il suo volto brutale”. Attacchi di questo tipo “sono crimini di guerra e devono cessare immediatamente”. La condanna della Ue è arrivata, puntuale, dal portavoce della Commissione Europea per gli Affari Esteri Peter Stano, a Bruxelles durante il briefing con la stampa, il giorno dopo la distruzione del palazzo di Dnipro che ha provocato la morte di 40 civili. Queste “azioni barbare” non fanno altro che aumentare la determinazione dell’Ue nel chiedere che i responsabili “rispondano delle loro azioni” e nel “sostenere l’Ucraina”, conclude Peter Stano.
La distruzione del condominio di Dnipro “opera di un missile russo”
I servizi di sicurezza ucraini (Sbu) hanno esaminato il rottame del missile che ha colpito il condominio di Dnipro, concludendo che si tratta di un missile da crociera russo Kh-22. Sono stati anche denunciati i sei russi coinvolti nel raid. Il Cremlino sostiene, senza citare alcun elemento di prova, che il condominio è stato colpito da un missile della difesa ucraina.
Intanto Kiev lancia l’allarme sulle esercitazioni aeree congiunte tra Russia e Bielorussia. “Vicino al confine ucraino, sono iniziati oggi voli congiunti ed un addestramento tattico di unità aeronautiche delle forze armate della Repubblica di Bielorussia e della Russia, che fanno parte di un raggruppamento regionale che coinvolge aerei da combattimento di entrambi i paesi. Così, con il pretesto di un addestramento congiunto, il nemico ha rafforzato l’aviazione da combattimento in Bielorussia. In considerazione di ciò, la minaccia di attacchi missilistici e aerei dallo spazio aereo della Bielorussia sta crescendo”. A sottolinearlo è lo stato maggiore ucraino. “C’è un forte pericolo di ulteriori attacchi aerei e missilistici russi su bersagli in tutta l’Ucraina”, afferma ancora la dichiarazione con cui lo stato maggiore ha aggiornato la situazione sul terreno.
Vladimir Putin, dal canto suo, attribuisce all’Ucraina la responsabilità per la recente escalation nei combattimenti in Ucraina, nella telefonata che ha avuto oggi Recep Tayyip Erdogan. Il Presidente russo ha sottolineato “la politica distruttiva del regime a Kiev che continua a intensificare le ostilità con il sostegno dei suoi sponsor occidentali che continuano a inviare armi all’Ucraina”, ha riferito il Cremlino dopo la telefonata.