Mine italiane in Ucraina, Tajani: i russi mentono. E sulle armi a Kiev il Parlamento sarà coinvolto
Mine italiane in Ucraina? Una fake news per il governo italiano. Dopo la replica di Guido Crosetto, ministro della Difesa, arriva anche quella del ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Mentono sapendo di mentire”.
Così la Farnesina prende posizione dopo il tweet dell’ambasciata russa a Roma sul presunto ritrovamento di mine italiane in Ucraina. “L’Italia – ha dichiarato Tajani intervenendo su Radio Anch’io – dal 1997 non produce più quelle mine”. “Dai numeri che appaiono su alcune di quelle mine” nelle immagini “pubblicate sul sito dell’ambasciata russa, si tratta di mine prodotte in Estremo Oriente. L’Italia rispetta il diritto internazionale”, ha sottolineato Tajani. “Dal 1997 non produce e non vende mine antiuomo. Nell’assoluto rispetto del diritto internazionale: le informazioni date dalla Russia sono fake news, notizie false che non rispondono al vero”. Le mine di quel tipo, insomma, sono state disegnate da ingegneri italiani e poi costruite in molti Paesi.
Da parte della Farnesina si vuole chiarire che gli aiuti a Kiev nulla hanno a che fare con le mine che si vedono nella foto postata dall’ambasciata russa. Resta assodato il sostegno all’Ucraina da parte della nostra nazione. Ribadito anche ieri da Giorgia Meloni nell’incontro con Ursula von der Leyen.
Sulle armi all’Ucraina e in particolare lo scudo per la difesa aerea – avverte ancora Tajani – “abbiamo votato in parlamento il rinnovo dell’autorizzazione a inviare armi in un contesto europeo e della Nato, previa informazione al parlamento”.